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Ilaria Salis è libera. “L’antifascismo è anche una comunità resistente e solidale”

La polizia ungherese ha posto fine alla detenzione e Ilaria Salis ha lasciato gli arresti domiciliari a Budapest dopo che le è stato tolto il braccialetto elettronico.

La richiesta di scarcerazione era stata depositata dal suo avvocato ungherese Gyorgy Magyar subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Alleanza Verdi Sinistra ed è stata scarcerata dalla detenzione domiciliare.

Quanto prima dovrebbe rientrare in Italia, da libera e nonostante il gran rodimento di culo della destra e dei fascisti italiani e ungheresi. In particolare la stampa di destra sta conducendo una campagna contro Ilaria Salis arrivando ad annunciare già adesso la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare e il pignoramento dello stipendio da europarlamentare.

In un quadro tendente al nero in mezzo continente – in Francia, Germania, Austria, ma anche Italia (solo che da noi c’eravamo arrivati prima) – queste elezioni europee ci restituiscono anche il motivo di un sorriso: l’elezione di Ilaria Salis!” – commenta il portavoce nazionale di Potere al Popolo Giuliano Granato – Perché, come ha scritto Alessandro Robecchi, “un’antifascista che esce di galera è sempre una buona notizia”. Orgoglioso che la comunità di Potere al Popolo abbia contribuito al risultato!”.

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Qui sotto il post con cui Ilaria Salis ringrazia chi si è mobilitato per la sua liberazione

“Non riesco ancora a crederci né a descrivere la mia emozione. Non potrò mai ringraziare abbastanza tutte le persone che mi hanno sostenuto con il loro voto.

Il mio primo pensiero va a tutte le persone detenute in Italia e all’estero e ai loro diritti. A chiunque combatte per la libertà e l’uguaglianza e si trova a subire ingiustizie.

L’antifascismo, oltre che un valore umano e una prospettiva politica, è anche una comunità resistente e solidale.

Abbiamo dimostrato che la solidarietà non è uno slogan vuoto, ma qualcosa di concreto e tangibile. Una potenza che, se ci crediamo e se vogliamo, può davvero migliorare il mondo.

Mentre le destre radicali avanzano in tutta Europa è necessario battersi per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. Io sono pronta per fare la mia parte.

Questa forza collettiva e coraggiosa che si è manifestata nei miei confronti, dobbiamo essere capaci di rafforzarla e diffonderla ovunque, in Italia, in Europa e nel mondo intero!”

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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11 Commenti


  • Luigi

    ormai essere antifascista è come tifare Inter o Napoli. una specie di tifo, anzi una fede, che non si spiega. un assioma senza risposta quando a chi oggi si professa antifascista si chiede: che significa essere antifascista? personalmente sono comunista, di fede stalinista e conosco ingenuità, merito e orrori della cosa. accetto la mia storia e ne faccio scuola di vita. antifascista? e che cabbo significa? chiedo all’onorevole Salis di spiegarmelo. a me hanno insegnato a diritto costituzionale che uguali situazioni vanno trattate in maniera analoga. che significa? che se vado a piantare grane in un paese straniero a prescindere me ne prendo le responsabilità, altro che antifascista questo significa non avere le basi del rispetto della legge. la storia della sinistra finisce con la Salis e potere al popolo (prrrrrrrrr)


    • Redazione Roma

      la chiusura rende il suo commento ridicolo. Se lei è “commmunista così” saprà anche che, per internazionalismo, i comunisti e gli antifascisti sono andati spesso a “piantare grane”, come dice lei, anche in altri paesi. Vogliamo parlare di Ilio Barontini in Etiopia? Della guerra civile in Spagna? Del Che a Cuba, in Africa e in Bolivia? Anche facendo le dovute proporzioni, il suo approccio non regge, nè alla prova della storia, nè dell’attualità.


  • ANNA

    Altro rodimento: l’elezione di Mimmo Lucano.
    Felice di avere, nel mio piccolo, contribuito


  • Pasquale

    10-100-1000 Mimmo e Ilaria.


  • Filippo

    Ben felice (da garantista, prima che da comunista!) che Salis/Lucano siano liberi. Effettivamente, come sottolinea la Redazione, altri comunisti/antifascisti sono andati a “piantare grane” in altri paesi, anzi direi pure che fa parte del loro impegno internazionalista.
    Ma tra qui e sfoderare paragoni come il Che, Barontini e i resistenti spagnoli ce ne corre.
    In problema è proprio questo, in quei casi c’era un programma, uno spessore politico, una speranza di condurre le masse dietro a quelle figure.
    Qua abbiamo persone che rappresentano solo se stessi, poco più che un espediente elettorale che lascerà il tempo che trova, per di più in un partito a futuro uso del PD.
    Che magari andranno al Parlamento Europeo, come tristemente successo, a votare una proroga di un green pass.


  • Oigroig

    Se tutto questo malanimo “di fede stalinista” fosse rivolto verso padroni e fascisti sarebbe più credibile…


    • Redazione Roma

      Precisare in quale direzione va il malanimo. L’accoppiamento con fede stalinista è del tutto improprio


  • Felice Di Maro

    Non è stato soltanto Potere al Popolo che si è attivato per far eleggere Ilaria Salis, è bene che il suo portavoce nazionale, Giuliano Granato, lo sappia. Io non ne faccio parte (ma non sono critico verso questa formazione politico) ed ho votato e fatto votare per quanto mi è stato possibile s’intende per Ilaria Salis perché ha rappresentato i diritti umani in Europa.
    Sempre i diritti umani sono irrinunciabili, ma c’è bisogno di un loro rilancio e naturalmente non soltanto nel parlamento europeo anche se lì, Ilaria Salis , si attiverà. Non dimentichiamo mai che in Europa e soprattutto in Italia le destre governano e sono devastanti.


  • Luigi

    ormai vengono eletti la Salis, vannacci. perfino Cicciolina è stata parlamentare. non ci sto proprio al paragone che Guevara/Salis. io sarò ridicolo ma certo non bimbominkia come la redazione di potere al pippero


    • Redazione Roma

      Se lei avesse letto bene, il paragone non era tra Guevara e Salis, ma la risposta sul fatto che anche in passato i comunisti sono andati a “piantare grane in altri paesi” e che questo non sia affatto disdicevole. Se poi lei non ci sta….non ci stia


  • Oigroig

    Scusate, mi riferivo a un commento sopra in cui si legge «sono comunista, di fede stalinista» (e mi pare proprio fideismo nostalgico di non si sa cosa, il PCi? Togliatti?). Per una volta che c’è stata un’azione condivisa da tanti e anche da chi è ostile al voto, spaccare il capello in quattro non serve. È una minima vittoria…

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