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Se l’arma del delitto è un Suv e l’omicida è una “balneare”

Vediamo i fatti nella loro brutale oggettività, certificata dalle immagini video riprese da una telecamera di sorveglianza. Quelle, per capirci, che ormai sostituiscono la maggior parte degli altri metodi di indagine su reati e delitti e fanno “la prova regina”.

Un Suv Mercedes investe volontariamente un uomo che cammina sul marciapiede. Sull’intenzionalità non possono esistere dubbi, visto che fa più volte marcia indietro per investirlo nuovamente. Fin quando l’uomo non si muove più. Vedi qui… https://www.youtube.com/watch?v=RzcUlube6ZI

A quel punto dal Suv scende una signora che si avvicina all’agonizzante sdraiato per terra, gli toglie la borsa e se ne risale in macchina, facendo tranquillamente manovra e stando attenta non sbattere contro altre auto.

Le indagini successive diranno che subito dopo la signora è andata al ristorante in cui aveva cenato con degli amici per restituire l’ombrello che si era fatta prestare.

Poi se n’è tornata serenamente a casa.

Detto in modo molto secco: neanche un killer professionista è così gelido e imperturbabile.

Si viene a sapere, subito dopo, che l’uomo è morto. Dunque è omicidio volontario. La signora, rintracciata grazie alla targa dell’auto, racconta solo a quel punto che la borsa le era stata sottratta dall’uomo, che l’aveva minacciata asserendo di avere un coltello (non trovato, sembra).

L’uomo era un marocchino senza fissa dimora, già autore di altri reati di basso profilo (scippi, ecc). Qualunque altro cittadino perbene, “spaventato” da quanto accaduto, avrebbe preso qualcosa per calmarsi, chiamato la polizia, denunciato lo scippo (o rapina, se la minaccia con il coltello era stata reale), descritto l’aggressore,  e solo dopo sarebbe tornato a casa.

Invece la signora, saliva in macchina partendo alla caccia dello scippatore. Come “vittima spaventata”, come dire, è un comportamento piuttosto originale…

Si apprende poi che la signora è una “imprenditrice”, anzi addirittura una “balneare”, titolare o contitolare dei Bagni Milano di Viareggio, uno dei più centrali, noti e quindi redditizi della cittadina.

Insomma una di quei pochissimi “fortunati” – poco più di 12.000 in tutto il paese – che hanno fatto fortuna con le “concessioni” pubbliche, ovvero con la privatizzazione di fatto delle spiagge, impedendo di fatto l’accesso alla popolazione non disposta a (o non in grado di) pagare le cifre assurde che vengono richieste per una sdraio e un’ombrellone.

Una di quegli “imprenditori”, insomma, che paga questa “fortuna” appena 8.540 euro l’anno, in media. E i calcoli più prudenziali stimano che questa cifra viene ammortizzata in un solo giorno di attività. La stagione, come noto, è di almeno 120 (dal 1 giugno al 20 settembre)…

I “balneari” tornano ogni anno alle cronache per tutt’altri motivi. Per “colpa” dell’Unione Europea che da decenni pretende che anche l’Italia “metta a gara” le concessioni, in modo da stabilire un “diritto di sfruttamento” non eterno ed ereditabile, fare delle aste e alzare un po’ il prezzo per tanta fortuna (pubblica, ricordiamo).

Conosciamo la risposta di tutti i governi da decenni: la “proroga” delle concessioni in essere, anche a rischio di una procedura di infrazione comunitaria (per altre ingiunzioni, ad esempio il taglio delle pensioni, hanno obbedito sempre prontamente).

Ma non è solo per questo che “i balneari” salgono all’onore delle cronache. Ci arrivano per il “lavoro nero” cui costringono i propri dipendenti, gli stipendi da fame che erogano, qualche problema igienico nei loro ristoranti, l’evasione fiscale pressoché totale e altre amenità consapute.

Gente, insomma, totalmente convinta di poter vivere al di fuori di qualsiasi regola e limite socialmente determinato. Che si ricorda dello Stato solo quando deve evitarlo (nel pagare le tasse e i contributi per i lavoratori), oppure per invocare la polizia quando il loro business è “turbato” da presenze non previste.

Fuorilegge che chiedono la forca per gli altri, insomma.

Con questo “background culturale” la fredda determinazione omicida della signora col Suv appare un po’ meno lunare, più terragna, volgare, ingiustificabile.

L’unica cosa inspiegabile, nella vicenda, non è tanto la presa di posizione della Lega e di atri fascisti da scantinato («La signora Dal Pino non può essere accusata di omicidio volontario», è riuscito a dire il vicesegretario Andrea Crippa, evidentemente ignaro dei fondamentali giuridici italiani), quanto quella della magistratura inquirente.

Che ha deciso di mandarla agli arresti domiciliari, con la sola limitazione del braccialetto elettronico, pur scrivendo che «Potrebbe rifarlo».

Come tanti altri, inorriditi da un “omicidio volontario per futili motivi” (quanti soldi ci potevano essere in quella borsa che probabilmente valeva di più del contenuto?), facciamo notare che se la vittima fosse stata un cane ci sarebbe stato un coro per chiedere l’ergastolo senza processo.

Questo è il livello di “umanità” rintracciabile nell'”imprenditore medio” e nella classe dirigente che ne cura gli interessi. Questo è il termometro che regola la politica interna, le legislazione, le politiche di bilancio, l’abbrutimento sociale…

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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20 Commenti


  • Fava Guido

    questa donna è una fredda assassina che andrebbe gettata in prigione per non uscirne più .
    rifarebbe ancora questo suo gesto .
    non ha nessuno rimpianto .
    non importa che era la sua vittima .
    e sulla stessa linea di chi trucide sua famiglia ,
    perché si sente mal inserito, oppure butta la moglie da un ponte ,oppure lascia morire
    Sua madre di sete e di fame per andare in vacanza
    riflesso di un Italia di certo non di eccellenza
    ma di preoccupanti segni.di.intolleranza e
    distacco totale della realtà ,dove moralità ,
    valore e umanità non esistono più .


  • Pasquale

    Balneari. Tutti sanno quanto questi ‘prenditori di spiaggia pubblica’ sfruttino indisturbatamente giovani e padri di famiglia che lavorano. Basterebbe questo….Ma la loro è una categoria protetta e il capo che li gestisce, indagata per truffa, è ancora al suo posto di ministro. Questa persona, na guapp’ e cartune che ha ucciso freddamente un uomo ripresa da telecamere ‘rischia’ di cavarsela solo con qualche annetto.


  • T.P.

    Articolo impeccabile e verissimo.


  • Ta

    Padroni con licenza di uccidere….


  • moreno stievano

    unire il fattaccio con i balneari e l”imprenditoria che non intendo difendere, ma che ovviamente non sono tutti degli assassini, lo trovo un po’ fuori luogo, l’atteggiamento della signora è a dir poco sconcertante ed è in linea con un atteggiamento violento che ha infettato la nostra società umana e che colpisce tutte le categorie sociali. Allo stesso livello, però al contrario, giustificando a priori, vedo l’atteggiamento della lega.


    • Redazione Contropiano

      Potremmo parlare degli mprenditori che scaricano in un campo un lavoratore in nero con un braccio amputato sul lavoro, dei 1041 morti dello scorso anno, dei salari al di sotto del livello di sopravvivenza (e infatti si fanno sempre meno figli), ecc. Di padroni “buoni” ce ne sono, certo, ma non fanno massa critica. Né egemonia culturale.


  • Matteo

    Di cosa ci stupiamo? A Gaza c’è in corso un genocidio e le classi dirigenti occidentali forniscono armi agli sterminatori. Quanto può valere la vita di un senzatetto, per di più africano? Fa parte della rinazificazione dell’Occidente, è il futuro prossimo con il quale dovremo confrontarci. La Palestina e i palestinesi siamo noi.


  • Robby

    Grazie per un commento esemplare.


    • Redazione Contropiano

      Per rientrare nei parametri di Maastricht (debito pubblico al 60% del Pil) non basterebbero 20 anni, altro che 5 o 7…


  • Giovanna Lofiego

    condivido appieno…centrato l argomento


  • Aldo

    Non credo che mischiare un omicio pur efferato che sia col fatto che chi lo commette è un balneare abbia un senso, la signora ha commesso un delitto e pagherà secondo quanto stabiliranno i giudici ma prendere spunto da un suo gesto inconsulto per criticare una categoria mi sembra follia. I balneari non sono ben visti da nessuno, me compreso, ma non accetto che un articolo su di un omicidio possa virare, come quello che avete scritto, su posizioni che niente hanno a che vedere col fatto di cronaca nera.


    • Redazione Contropiano

      La relazione tra le due cose è nelle cose… La Lega ne ha fatto un’eroina, doveroso cercare di riportare le cose con i piedi per terra…


  • Manotti

    Speriamo che sia condannata al peggio! …temo difficile però, ..che schifo


  • Carlo Mazzoli

    loro hanno ripreso il potere e noi abbiamo ricalato le braghe!.


  • Mara

    Negli stabilimenti balneari della Versilia per la maggio parte si applicano tariffe per i servizi di gran lunga superiore alla media anche più del doppio di quello di stabilimenti di altre zone balneari.Ritengo un vero e proprio furto. Forse questa imprenditrice titolare di uno di questi stabilimenti con noncuranza ha rubato la vita di un’altra persona a fronte di un piccolo reato che le era stato fatto non paragonabile per gravità al reato che ha fatto lei. I


  • Leandro

    amen


  • Christian

    Articolo e commenti (molti) che con la sostituzione della parola immigrato con la parola imprenditore si può benissimo leggere sulla Verità.


  • Karl

    Articolo impeccabile, una violenza surreale tipica di atteggiamenti malavitosi comuni a molti balneari. Ben si prestano tali comportamenti criminosi all’azione predatoria da essi perpetrata, con la solida protezione del governo, verso un bene pubblico come le spiagge e verso i lavoratori stagionali.
    Questo, si che rappresenta un grave furto continuato che dovrebbe essere severamente punito e bloccato al fine di avere le spiagge libere in Italia come nel resto dell’Europa.
    Non dimentichiamo che le concessioni in Italia sono un’anomalia Europea.


  • PATRIZIA

    Era ora che qualcuno notasse, e soprattutto SCRIVESSE, l’evidente relazione tra questo orripilante omicidio, l’obbrobriosa soggetta che l’ha commesso e la famigerata categoria di parassiti “balneari”, sedicenti imprenditori, in realtà sfruttatori autorizzati di beni pubblici che sottraggono al godimento della collettività pagando quattro spicci all’erario. Con l’aggravante di essere pure evasori fiscali . Si tratta di veri delinquenti. Spesso pure mafiosi, specie sul litorale laziale.
    Spero la condannino per omicidio volontario, aggravato dai futili motivi. ERGASTOLO.


  • Piera Vallauri

    sono completamente d’accordo con questi commenti. ed aggiungo che la ministra delle spiagge private è in palese conflitto di interesse e non dovrebbe avere delle funzioni pubbliche a riguardo.

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