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La conoscenza “non marcia” ma intende cambiare università, scuole e società

Sabato scorso la facoltà di Ingegneria della Sapienza ha ospitato l’Assemblea Nazionale “La Conoscenza non marcia”, che ha visto un’ampia partecipazione e più di una trentina di interventi durante le oltre 4 ore di durata.

Le realtà che l’hanno promossa esprimono la più ampia soddisfazione per il confronto avuto e l’assunzione di responsabilità rispetto alla campagna nazionale prospettata , una campagna che intende impattare il mondo dell’istruzione, della formazione e della ricerca universitaria, e il lavoro connesso a questi settori in tutti i suoi profili: dagli studenti al corpo docenti alle varie figure che lo compongono.

Possiamo riassumere in 5 punti gli obiettivi che sono stati ripresi nelle conclusioni:

1) l’appoggio e il coinvolgimento diretto nelle prossime iniziative che toccano le tematiche al centro del dibattito a cominciare dalla giornata di sciopero generale del 22 settembre in supporto alla Global Sumud Flotilla, dalla manifestazione nazionale del 4 ottobre a sostegno della Resistenza Palestinese e la contestazione al match calcistico Italia-Israele del 14 ottobre, e l’interlocuzione di tutti gli appuntamenti con cui è utile e doveroso dialogare

2) la presentazione a livello territoriale urbi et orbi del documento di analisi che ha lanciato l’assemblea nazionale coinvolgendo chi ha già aderito ed allargando la partecipazione, puntando in primis al mondo della scuola e dell’università ma senza escludere il variegato mondo dell’attivismo su tematiche convergenti

3) L’attivazione di un gruppo di lavoro che elabori – insieme a giuristi solidali – l’ipotesi di una Legge di Iniziativa Popolare per la rottura di tutto il comparto con la filiera del complesso militare-industriale, per un scuola/università pubblica, decoloniale e de-militarizzata

4) la promozione del boicottaggio di convegni accademici – e organizzazione di contro-convegni – che ospitano rappresentanti israeliani che avallano l’apartheid, la colonizzazione e il genocidio, e la politica bellicista dello Stato Sionista o che danno impulso alla militarizzazione del comparto del sapere e alla collaborazione con il comparto difesa

5) l’attivazione di strumenti autonomi di comunicazione per promuovere la diffusione del documento e creare i presupposti per l’articolazione della Campagna Nazionale “La Conoscenza non marcia”

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