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L’amianto, killer silenzioso e paziente

 

Quei primi passi per battere un killer silenzioso e paziente

Balangé in piemontese, Balangero in italiano, è un paese in provincia di Torino, all’imbocco della Val di Lanzo che, per circa 80 anni, è stato sede della più grande cava di amianto d’Europa, con una lunga storia di morti e malati.

L’amianto, infatti, responsabile di quella infiammazione ai polmoni chiamata asbestosi, è classificato come sostanza che può provocare il cancro negli esseri umani: tumore ai polmoni e mesotelioma. Inoltre alcuni studi hanno suggerito l’associazione tra esposizione ad amianto e tumori gastrointestinali e al colon retto, e sembra esserci un elevato rischio di cancro anche per trachea, laringe, reni, esofago e cistifellea.

La respirazione (l’ingestione è ancora controversa) delle fibre di amianto, o asbesto, può infatti determinare gravi malattie, che si manifestano dopo molto tempo in base a una predisposizione individuale. Non esiste una soglia di rischio, può bastare una sola fibra di amianto per ammalarsi ma il rischio aumenta quanto è maggiore il tempo di esposizione e la quantità inalata. E ci sono stati casi di tumore dell’ovaio dovuto ad amianto nelle donne che scuotevano gli abiti da lavoro dei mariti prima di lavarli.

Il mesotelioma è uno dei tumori maligni più pericolosi. Nasce dalle cellule del mesotelio, che è simile a una finissima pellicola, un sottile tessuto che ricopre la parte interna del torace (pleura), dello spazio attorno al cuore (pericardio) e dell’addome (peritoneo). La comparsa della sintomatologia si può avere dopo lunghissimo tempo, anche 45-50 anni. Il mesotelioma può coinvolgere polmoni, peritoneo, fegato, cistifellea, milza, intestino e tunica vaginale del testicolo. Anche la zeolite, che ha caratteristiche simili all’amianto, sia pur raramente, può provocare il mesotelioma e così il diossido di torio usato in medicina fino agli anni Cinquanta. In uno studio su Occupational and Enviromental Medicine ricercatori britannici hanno evidenziato come l’amianto possa aumentare ictus, crisi cardiache e infarti.

Ma si ammalano di mesotelioma anche i pastori e i contadini della Lucania e la causa – secondo uno studio dell’Iss – sarebbe da individuare negli ofioliti, rocce ignee utilizzate nel settore delle costruzioni, e nella tremolite, una sostanza fibrosa che rientra negli amianti. E si sono ammalati anche i marittimi, imbarcati su navi civili e militari a rischio amianto. Infine ci sono le discariche abusive (e le zone limitrofe) di rifiuti tossici, velenosi o nocivi. La recente sentenza di Torino, con le condanne sul caso eternit (cemento più amianto), non è la sola. C’è il caso dei marittimi di Palermo, dell’ex Italsider a Taranto, degli ufficiali della Marina militare (processo a Padova), della Pirelli, Enel e Atm a Milano.

A Napoli, dove c’è la più alta incidenza di carcinoma polmonare, importante è il lavoro scientifico dell’ospedale Monaldi e dell’Istituto Pascale dove i ricercatori, presso il Centro Oncologico di Mercogliano, hanno trovato nuove potenziali sostanze antitumorali (studio su Oncogene) che potrebbero risultare utili in questo tipo di tumore. Secondo l’associazione britannica Cancer Research, gli uomini che negli anni ‘60 non avevano trenta anni, hanno maggiori probabilità di ammalarsi di tumore provocato dall’amianto. E dagli Stati Uniti arriva invece un nuovo esame diagnostico, basato su proteine secrete dalle cellule tumorali, per individuare il mesotelioma pleurico.

CHE COS’È

UN MATERIALE IGNIFUGO USATO PER CASE E NAVI

L’amianto o asbesto è un materiale molto comune, resistente al calore e al fuoco e adatto per indumenti e tessuti da arredamento ignifughi. Tale materiale è costituito da fibrille sottili che possono essere inalate, ed è stato usato per produrre l’eternit (amianto + cemento). L’amianto è stato utilizzato in edilizia per la coibentazione di tetti ed edifici, per navi, treni, aerei e auto. La legge italiana considera “amianto” i seguenti minerali: balangeroite, crisotilo o amianto bianco, tremolite, actinolite (“pietra raggiata”), antofillite (dal greco “garofano”), amosite o amianto bruno, crocidolite (amianto blu) + fluoroedenite.

L’AMBIENTE

POLVERI, METALLI & CO. L’INQUINAMENTO È QUI

Le principali sostanze atmosferiche inquinanti sono le polveri sottili: ozono, monossido di carbonio, biossido di zolfo e di azoto, benzene e idrocarburi policiclici aromatici. Mercurio, piombo, cromo, pesticidi, arsenico (presente anche nell’acqua potabile) cadmio, uranio, radionucleotidi, sono altre sostanze inquinanti trovate sul suolo. Vestiti, blue jeans, ma anche scarpe in alcuni paesi possono essere trattati con cromo esavalente, sostanza che, oltre il cancro, provoca eruzioni cutanee, ulcere, difficoltà respiratorie, alterazione del Dna. Il cadmio, ma anche il selenio, in caso di discariche illegali può contaminare i terreni e cereali.

IL LINDANO

AL BANDO IN EUROPA ALLARME VICINO A ROMA

l lindano (esaclorocicloesano), antiparassitario per animali domestici e d’allevamento, è stato impiegato negli esseri umani in prodotti per la scabbia e la pediculosi, ma anche per trattare alberi da frutto, semi e suoli. Anche se al bando (non nei paesi extraeuropei), lo si può ritrovare in latte e pesce. Il lindano è una neurotossina, è sospettato di cancerogenità e viene considerato un “perturbatore endocrino”. L’ “effetto cavalletta”, o distillazione globale, lo porta a distanze molto grandi. A livelli assai bassi può essere nocivo, per il fegato, il cuore il rene. Il lindano, ultimamente, è comparso a Colleferro in provincia di Roma.


da Repubblica

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