Non tutte le nuove epidmie sono realmente nuove. E alcune di queste – come l’ultima, Zika – hanno una storia decisamente interessante.
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Lo Zika virus è un Arbovirus della famiglia degli Flavivirus; il suo potenziale epidemico è noto sin dal 2007. Sono state segnalate epidemie anche in Micronesia e – più recentemente – in Polinesia, Easter Iland (Rapa Nui), Nuova Caledonia e nelle isole Cook.
Attualmente il virus Zika è presente, oltre che in Africa, in Asia, in Brasile, nel distretto di Camacari vicino a Salvador, nell’America centrale e nei Caraibi. Lo Zika virus è fortemente sospettato di essere il responsabile dell’aumento delle nascite di bambini con microcefalia e problemi neurologici.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, inoltre, ha dichiarato che questo virus, attualmente, rappresenta una emergenza globale per la salute degli esseri umani.
Lo Zika virus è correlato alla febbre gialla, alla febbre dengue, virus West Nile (febbre West Nile) e Japanese encephalitis virus sempre della famiglia degli Flaviviridae.
Nel 1947, alcuni scienziati che stavano effettuando ricerche e sperimentazioni sulla febbre gialla – più esattamente il 18 aprile – lo scoprirono su un macaco Rhesus rinchiuso in una gabbia immersa nella foresta ugandese Ziika (“coperto di vegetazione” nella lingua Luganda, lingua principale dell’Uganda) che aveva sviluppato una febbre.
Gli stessi scienziati isolarono dal siero di questa scimmia (Rhesus 766) un agente trasmissibile che fu successivamente descritto come virus Zika. La scimmia Rhesus 766 fu l’animale “sentinella” nel programma di ricerca sulla febbre gialla della Rockefeller Foundation.
Dopo essere stato trasmesso in diversi animali (scimmia, gatto), nel 1948 lo zika virus venne isolato nella zanzara Aedes africanus. Successivamente, studi sierologici indicarono che gli esseri umani potevano essere infettati dalla puntura della zanzara Aedes aegypti. In seguito l’infezione si diffuse in Africa, ma anche in varie parti dell’Asia.
Il virus Zika, nelle persone, si cominciò a isolare dal 1968 in Nigeria; ma soltanto dal 1951 si riportarono evidenze sierologiche negli esseri umani.
Zika virus (registrato come ATCC VR84), quindi, ha origini lontane ed è stato “isolato” dal dottor Jordi Casals che lavorava presso la Fondazione Rockefeller, che l’ha registrato [fonte: Blood from experimental forest sentinel rhesus monkey, Uganda 1947]
Prof. Roberto Suozzi
rmsuozzi@mclink.it
suozziroberto.altervista.org
REFERENCE
– Acta Medica Portuguesa 2015
– BMJ 2016
– Trans R Soc Trop Med Hyg 1952
– Zika Virus Outside Africa. Emerging Infectious Disease 2009
– Igcstandards-atcc.org
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