Paese che vai sindacato padronale che trovi. Da decenni si sapeva che il modo migliore di farsi assumere dall’Ilva era iscriversi alla Uil, mentre ancora si era iscritti alle liste dei disoccupati.
Alla Vm di Cento, gruppo Fiat-Fca, provincia di Ferrara, è meglio farsi fare la tessera dalla Cisl. In fondo cambia solo la sigla… Vi consigliamo la lettura di questo articolo da http://www.estense.com/, che riporta i dettagli di una vicenda infame, in cui il sindacato cattolico fa il caporale per conto di Marchionne, assicurando non solo un personale “addomesticabile” (almeno nelle intenzioni di Fim e Fca), ma anche un guadagno mensile per la stessa Fim (le tessere da fare “assolutamente”, anche “rompendoi coglioni”).
Buon divertimento.
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In Vm assunti i raccomandati del sindacato
Trafugata mail di Rizzo (Fim-Cisl): “Ora fategli fare la tessera”
Cento. Assunzioni di lavoratori interinali alla Vm di Cento e alcuni addirittura trasformati con contratto a tutele crescenti grazie alle raccomandazioni di una sindacalista.
È quel che emerge da una e-mail trafugata dall’account di Sandra Rizzo, segretaria della Fim-Cisl di Ferrara ed entrata in possesso del quotidiano La Repubblica. Secondo l’articolo, a firma di Paolo Griseri, la missiva inviata nel pomeriggio del 23 settembre 2015 contiene nomi e cognomi dei raccomandati e l’invio ai colleghi sindacalisti affinché facciano proselitismo tra loro facendo sottoscrivere la tessera della Fim, “Altrimenti – è una parte del testo riportata da Repubblica – non ha alcun senso che noi ci spendiamo per delle persone che poi non vengono con noi. A questi dovete proprio rompere i coglioni”.
L’e-mail contiene due elenchi, il primo è degli interinali “che sono nostri iscritti in quanto ho la loro tessera nel mio cassetto”, il secondo è quello delle “persone che ho messo dentro sempre come interinali ma di cui manca ancora la tessera e che dovete organizzarvi per andargliela a fare”. E questo elenco rivela la vera cifra dello ‘scandalo’, con le motivazioni delle raccomandazioni: “Conoscenza di C. della Cisl di Copparo”, “mia conoscenza”, “nipote di C. della Cisl di Rovigo”, “amica del delegato A.”. Poi una terza lista, quella degli interinali “trasformati con contratto a tutele crescenti per i quali io mi sono spesa affinché si iscrivessero”.
Le indicazioni per i colleghi la Rizzo le dà immediatamente: “Vi giro l’elenco delle persone interinali che lavorano in azienda e che ho fatto entrare io. Secondo me dovreste organizzarvi per individuare dove lavorano (anche con l’aiuto di G.) e poi farvi conoscere”. “G.”, secondo La Repubblica è il numero due dell’ufficio del personale della Vm che e insieme ad “A” – che secondo il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari è il numero uno – è sarebbe colui che ha fatto entrare in azienda i lavoratori segnalati dalla segretaria della Fim.
Ma non è finita. Perché la Rizzo spiega anche che “ora dovrò verificare con A. (che sarebbe il responsabile del personale citato più sopra, ndr) una lista di persone che ho in elenco ma non so se al momento sono dentro o meno”.
Estense.com ha provato a sentire la segretaria ferrarese della Fim-Cisl per chiedere spiegazioni, ma ci è stato risposto che al momento non è possibile e che comunque una risposta dovrebbe arrivare nel pomeriggio (che potete trovare qui). Stessa cosa dal segretario generale Paolo Baiamonte che afferma di non aver ancora letto l’articolo e che “di quella partita non so niente, anche se so della vicenda della mail, ma mi sembra normale”. Anche lui promette dichiarazioni più circostanziate nel pomeriggio di oggi (giovedì) che puntualmente arriva: “Il sindacato è un’associazione che fa l’interesse dei suoi iscritti – osserva il segretario generale – e questi comprendono anche il posto di lavoro. Non c’è nulla di scandaloso”.
Attendiamo una risposta anche dalla direzione della Vm Motori.
Rimane però la risposta della Rizzo a Repubblica, dove non c’è alcuna smentita e in cui afferma di aver già denunciato la persona che avrebbe trafugato la mail. “Non ho nulla da rimproverarmi – dice Rizzo a Repubblica -. Ho cercato di tutelare dei nostri iscritti, alcuni erano stati licenziati da altre aziende”, aggiungendo che “tutti i sindacati fanno così. Segnalano i nomi all’agenzia incaricata dall’azienda di assumere. E qualcuno di quelli che ho segnalato a settembre, oggi è già stato anche licenziato”.
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