Un picchetto antisfratto composto da Asia-Usb Bologna, Associazione Sindacale Pugno Chiuso e solidali è riuscito ad ottenere un rinvio per il 29 di settembre. Dawit, inquilino Acer, ha maturato un morosità dovuta al suo stato di disoccupazione che prosegue invariato da molteplici anni. Situazione aggravata inoltre dalle gravi condizioni sanitarie che lo accompagnano quotidianamente nella sua vita. Affetto da tubercolosi, Dawit si trova costretto a difendersi dall’arroganza di Acer pronta a sfrattarlo ignorando sia le sue condizioni economiche sia le sue condizioni di salute.
La volontà di Acer continuando con la politica degli sfratti diventa emblematica perchè rappresenta il nuovo volto dell’edilizia popolare: non più come strumento di tutela delle classi subalterne ma come strumento di repressione.
Repressione che mostra la ormai inossidabile logica aziendale con cui Acer gestisce il patrimonio pubblico ai danni sia degli inquilini delle case popolari sia di tutte le persone che versano in condizioni di povertà. Una politica aziendale che prevede la svendita del patrimonio pubblico, la presenza di numerose case sfitte e l’accanimento verso i propri inquilini morosi.
Stop sfratti stop sgomberi!
Assegnare subito tutti gli alloggi sfitti!
Casa per tutti!
Asia-usb
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