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Benevento. Chiude la sede Isfol, licenziate 11 precarie

USB, CI RIVOLGIAMO A PARI OPPORTUNITÀ

Sta per essere chiusa la sede ISFOL di Benevento, che nell'ottica di un rinnovato  sviluppo dell'ente avrebbe dovuto assumere un ruolo centrale per i rapporti con il sud ed in particolare con la Campania.

“Con l'ISFOL in fin di vita, stretto tra l'eutanasia voluta dai vertici e la soppressione violenta a cui il governo Renzi lo sta sottoponendo, la sede di Benevento diviene la prima vittima, con 15 licenziamenti alle porte”, denuncia Viviana Ruggeri,  dell'USB P.I. ISFOL.

"A Benevento lavorano 11 precarie – evidenzia Ruggeri –  una situazione non semplice, che ripropone l’annoso problema delle discriminazioni, in primis quelle di genere. E visto che l’unica libertà data alle precarie è quella di scegliere tra il trasferimento a Roma o il  licenziamento volontario; dati gli inesorabili carichi di cura familiare che in Italia, ahimè, gravano ancora sulle donne, di fatto la questione Benevento diviene una questione di pari opportunità”.

“Per questo  – annuncia la sindacalista – ci siamo rivolti al dipartimento per le Pari Opportunità e al Ministro Boschi che lo dirige, uno strumento per far scoppiare le contraddizioni tipiche di questo Governo. Come farà il Ministro a negare che questo caso sia di sua pertinenza, evitando così di intervenire sanzionando il presidente di un Istituto di ricerca Pubblico,  nominato del Presidente del Consiglio, istituto che negli anni si è anche occupato di pari opportunità? Come potranno cestinare la nostra richiesta, visto che anche il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e che l'Onorevole Nunzia De Girolamo hanno già espresso la loro sensibilità e solidarietà a questo personale? Come giustificare questo taglio quale necessario, sapendo che la sede di Benevento costa solo 22 mila euro l'anno? A quanto ammonterà tale risparmio, tenuto conto che le spese si sposteranno sulla sede centrale di  Roma? O forse il risparmio è stato calcolato sul numero presunto di  persone che si troveranno costrette a licenziarsi? A tutte queste domande vogliamo risposta”.

“Il 3 novembre saremo in assemblea all’ISFOL, in corso d’Italia 33 a Roma, e decideremo quali azioni mettere in campo a difesa delle lavoratrici precarie e dell’Ente. La delibera contraria alle pari opportunità va ritirata senza se e senza ma", conclude Viviana Ruggeri.

 

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