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Regione Lazio. Stato di agitazione per tutti i dipendenti

Giunta Zingaretti taglia salario ai dipendenti e aumenta spese per dirigenti e consulenti

 

L'Unione Sindacale di Base ha formalizzato lo stato di agitazione di tutto il personale regionale in considerazione della  proposta irricevibile sul salario accessorio dei lavoratori regionali, presentata  dall'amministrazione il 24 ottobre scorso durante la delegazione trattante.

“Più che una proposta appare come un atto di imperio – dichiara Domenico Farina, dell’USB Regione Lazio – contestiamo l'intenzione di trimestralizzare la produttività collettiva e l'ipotesi di operare un taglio lineare pro-capite di circa 1.000 euro a lavoratore a partire dall'anno in corso”,

Continua il sindacalista: “Inoltre rileviamo che la mancata costituzione del fondo del personale, anno 2016, rappresenti una violazione di legge dalla quale scaturisce un grave danno economico a carico dei lavoratori, di fatto esclusi da eventuali benefici derivanti da economie di gestione”.

Aggiunge Farina: “Intanto, mentre taglia il salario accessorio ai dipendenti, la giunta Zingaretti aumenta le spese per dirigenti esterni e consulenti. Il silenzio del Governatore ed il rinvio dell'incontro già fissato per il 14 novembre prossimo la dicono lunga su come la Regione Lazio stia affrontando la trattativa”.

“Tagli lineari e atti unilaterali non saranno neanche presi in considerazione dalla nostra organizzazione sindacale – avverte il rappresentante USB – intendiamo opporci a questo disegno dell'Amministrazione con tutti i mezzi a disposizione. E' nostra ferma intenzione far rispettare gli accordi presi precedentemente e tutelare i lavoratori regionali, siglando accordi che rispettino la dignità e gli interessi di tutti i dipendenti”, conclude Farina.

 

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