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Catania. “Dalle scuole alle piazze, riprendiamoci i nostri spazi”

LPS , ovvero Liberi Pensieri Studenteschi, da quattro anni è un gruppo attivo di studenti medi all’interno di parecchie scuole di Catania . Nata all'interno dell’Istituto tecnico industriale "Archimede", l'idea dei LPS è penetrata anche in altri istituti:"Principe Umberto", "Vaccarini",  "Lombardo Radice". Adesso muove i primi passi in altre scuole come il "Gemmellaro" e il "Lazzaro", ed è parte integra con l'esperienza del centro sociale all'aperto denominato "Le Ragazze e i Ragazzi della Piazzetta".

"I percorsi che durante la nostra storia abbiamo intrapreso- spiegano i LPS – sono stati sempre e imprescindibilmente guidati dalla presenza di un sogno condiviso, da un impulso; o meglio ancora: dall’esigenza di non essere più individui passivi all’interno di un sistema corrotto e degradato, bensì fattori determinanti di un cambiamento. È chiaro ed evidente che la società in cui viviamo, deviata dalle logiche capitalistiche del profitto e dell’accumulo di denaro, determini il deterioramento di tutto ciò che fa parte di essa, e quindi, nel nostro caso, anche di spazi come la scuola pubblica".

La difesa della scuola pubblica e l'opposizione alla "Buona Scuola" renziana sono due punti cardini dell'impegno di questi studenti: "La scuola pubblica rappresenta il punto di partenza della formazione umana e culturale di noi studenti, per questo troviamo inammissibile che questa che dovrebbe essere una “palestra di vita”, possa invece essere oggetto di speculazione da parte di chi serve banche, aziende e multinazionali per arricchirsi ulteriormente. Per questo motivo crediamo fermamente che gli istituti scolastici possano e debbano essere il punto di partenza di un percorso verso il cambiamento che desideriamo: un cambiamento che nasca esclusivamente da noi studenti, dai nostri pensieri, dalle nostre idee, dalla nostra creatività, dalla nostra curiosità e dalla nostra forza, quindi che nasca dal basso coinvolgendo in prima persona ognuno di noi; un cambiamento che possa portare alla presa di coscienza da parte dei singoli individui in modo tale da poter realizzare un’alternativa valida e solida autonomamente. 

.Per fare in modo che il nostro sogno si concretizzi, è fondamentale avere delle basi su cui lavorare, degli spazi fisici che possano essere curati, gestiti e vissuti liberamente dagli studenti, degli spazi che possano essere utilizzati autonomamente da ognuno di noi".

La riappropriazione degli spazi: "L’attualizzazione di un’alternativa concreta- sottolineano i LPS- può causare conflitto vero, in quanto, detto in parole povere, ogni territorio da noi gestito rappresenta un territorio sottratto al raggio di azione del capitalismo.

Ecco perché, seguendo questa logica, all’interno delle scuole proponiamo ogni giorno attività di riqualificazione degli spazi non utilizzati, attività artistico-ricreative come le “arricreazioni musicali”, fino ad arrivare all’aula autogestita, obiettivo per il quale ci metteremo all’opera quanto prima possibile. L’aula autogestita, che spesso e volentieri viene negata agli studenti, è infatti l’esempio concreto di ciò che si intende per riappropriazione degli spazi: essa rappresenta appunto un’aula totalmente gestita da noi studenti, nella quale potremmo organizzare dei corsi pomeridiani, dei cineforum, dei progetti artistici, ludici, ricreativi, informativi e qualsiasi altra cosa da noi ritenuta utile per la nostra formazione culturale e spirituale e/o per lo sviluppo della nostra coscienza critica".

A proposito di scuola pubblica mortificata,stamattina,al liceo "Principe Umberto", durante la ricreazione,si è svolto un mercatino di dolci  (SIC!)per promuovere l' "Alternanza Scuola Lavoro",come previsto dalla "Buona Scuola". Mercatino,contestato (nelle foto) dagli studenti: "In occasione di questo evento-denunciano i LPS- la ricreazione è stata prolungata di 15 minuti, che ordinariamente dura solo 10 minuti, mentre la richiesta degli studenti di prolungarla anche solo di 5 minuti viene sempre respinta fermamente".

 

 

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