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Messina. Per manifestare contro il G7 c’è ormai bisogno di “osservatori democratici”

Messina. "Osservatori democratici, testimoni a garanzia del diritto di manifestare contro il G7 di Taormina Un qualcosa di simile a ciò che avviene nelle zone di guerra".

Si è svolta a Messina l'ASSEMBLEA SOCIALE CONTRO IL G7 DI TAORMINA, iniziativa del Comitato No G7 della città dello Stretto, iniziativa programmata nel corso dei lavori dei tavoli tematici dell'Assemblea Internazionale contro il G7 svoltasi a Palermo nel mese di febbraio. L'assemblea di Messina ha avuto "l'obiettivo di approfondire le rivendicazioni inerenti i temi sociali (casa, lavoro, migranti, sanità, istruzione) al fine di elaborare una piattaforma globale alternativa all'agenda politica del vertice".

– "L'incontro – si legge nel report sull'assemblea – che si è svolto in due sessioni (mattutina e pomeridiana) e ha visto la presenza di oltre cinquanta compagni di varie città della Sicilia con circa 20 interventi di realtà sociali, sindacali e politiche, è stato estremamente proficuo e ricco nell'individuazione di piste di lavoro. Se nelle politiche neo-liberiste sono stati lette le ragioni del progressivo svuotamento del sistema di garanzie e diritti che hanno difeso i lavoratori e gran parte della popolazione negli ultimi decenni, è emersa la necessità di una battaglia vasta, complessa e di massa per la rivendicazione di un sistema di diritti, non vincolati alla crescita economica, che ricostruiscano quelle difesa e che lo facciano su scala globale. Da questo punto di vista è apparso necessario individuare un percorso che porti nella due giorni di contestazione al G7 le realtà sociali conflittuali che agiscono sul territorio, costruendo le basi dell'agibilità politica perché questo possa avvenire.
Il tema dell'autonomia dei territori è stato al centro di vari interventi, che hanno sottolineato la necessità che tale autonomia si espliciti nella difesa della dimensione ambientale e sociale dalle imposizioni esterne (grandi opere devastanti, turismo predatorio, espropriazione dei beni comuni).
Allo stesso modo, è emersa la necessità di costruire una mobilitazione politica e sociale contro il destino di piattaforma logistica e sentinella dell'Europa che si va delineando per una Sicilia sempre più occupata da basi militari e hotspot per migranti. Particolare attenzione è stata posta alle modalità di gestione delle strutture finalizzate alla guerra ai migranti perché attraverso queste passa anche un meccanismo di cooptazione di parte del mondo dell'associazionismo che di questo fenomeno si occupa".

Durante l'assemblea, si sono ripetute le contraddizioni vissute a Roma, il 25 marzo, con i COBAS, che, ufficialmente hanno aderito, assieme alla Cgil, allo SNALS e ad altri soggetti sindacali e politici, alla manifestazione in antitesi con la manifestazione indetta dalla piattaforma EUROSTOP. Infatti, durante l'assemblea, nei loro interventi, i rappresentanti dei Cobas, in gran parte di Palermo, non hanno assolutamente considerato l'UE parte integrale del vertice di Taormina. Sono stati solo gli interventi dell'USB Federazione di Catania, a puntare l'indice sul ruolo imperialista dell'UE e sulla contraddizione di che vuole lottare contro il nemico, l'imperialismo e il G7 di Taormina, senza ritenere parte del nemico la stessa UE.

– "Una parte dell'assemblea – continua il report – è stata dedicata alla definizione della logistica per la due giorni contro il G7.
Il 27 maggio si manifesterà a Giardini. Sono in corso le trattative con la Questura di Messina e, sebbene ci siano ancora degli ostacoli, ci sono le condizioni per raggiungere questo obiettivo. Si sta lavorando, inoltre, per un controvertice di approfondimento nella giornata del 26 maggio a Giardini.
Nei prossimi giorni il Comitato messinese depositerà la comunicazione con l'indicazione di un percorso che attraversi tutto il centro abitato di Giardini e che, di fatto, si svolge tra la zona rossa terrestre e quella marina. E' già stato comunicato che non potrebbe essere accettato un divieto che spinga fuori dall'area di Giardini/Taormina il movimento. D'altronde, le nuove norme in via di definizione e la loro sperimentazione in vivo in occasione della manifestazione contro i Trattati UE del 25 marzo ci dicono che bisognerà avere particolare cura nella definizione dei dettagli relativi all'arrivo dei manifestanti sul luogo della manifestazione. Si sta pensando alla costituzione di un vero e proprio gruppo di “osservatori democratici” che facciano da testimoni a garanzia del diritto di manifestare. Un qualcosa di simile a ciò che avviene nelle zone di guerra, a testimonianza che il G7 si sta dando come mera occupazione militare".


L'assemblea ha fatto il punto sulle scadenze di movimento verso il G7:
Iniziative contro i decreti Minniti/Orlando il 14 aprile a Catania, il 20 aprile a Palermo e a data da definire a Messina; Contestazione della presenza di Salvini ad Aci Castello (CT) il 20 aprile; Assemblea delle donne contro Trump il 29 aprile a Palermo; 1 maggio a Lentini per l'autonomia dei territori contro le discariche; Assemblea in preparazione delle contestazioni al G7 da svolgersi a Napoli alla fine di aprile;22 aprile a Siracusa contro le morti sul lavoro; Manifestazione a Catania contro Frontex il 18 aprile; Manifestazioni del 25 aprile; Iniziativa contro il G7 a Taormina il 13 maggio indetta dall'assemblea contro il G7 svoltasi a Catania l' 1 aprile; 26 maggio, controvertice a Giardini.

"L'assemblea – conclude il report – chiede all'Amministrazione comunale di Messina di non partecipare all'organizzazione del Concerto dell'Orchestra dell Scala di Milano per il G7 e agli orchestrali di non prestarsi a così subalterna prestazione professionale".


 

 

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