Da quando lo scorso gennaio abbiamo saputo che il 10 e 11 aprile si sarebbe tenuto a Lucca il G7 dei ministri degli esteri, ci è sembrato naturale e doveroso costruire una manifestazione regionale di contestazione e di contrapposizione ai grandi della terra.
Siamo gli stessi collettivi che in questi anni a Lucca, a partire dai cortei studenteschi del 2012, hanno organizzato lotte e vertenze per la riappropriazione di spazi sociali, contro la città vetrina e la distruzione della scuola pubblica, contro il fascismo e il razzismo, per il diritto alla casa e a un reddito per tutti e tutte. Siamo gli studenti, i lavoratori, i precari e i disoccupati che lo scorso 10 giugno hanno rovinato la passerella del premier Renzi nella nostra città, e che nell’autunno hanno poi costruito sul territorio la campagna per il No sociale al referendum.
Pensiamo che quel No sociale e soprattutto quel No giovanile che si è affermato con dirompenza nelle urne, adesso abbia bisogno di gambe per continuare a esprimersi su altri terreni e di individuare dei nemici ai piani alti della catena di comando: i ministri dei governi di alcune fra le principali potenze economiche e militari mondiali non possono che essere un obiettivo a cui contrapporci.
Guerre, crisi, migrazioni. In questi tre fenomeni sta scritta buona parte del disordine globale che stiamo vivendo e di cui, come soggetti oppressi e sfruttati, paghiamo il prezzo in termini di impoverimento, violenza, distruzione. L’Ucraina, la Libia, la Siria, l’Iraq, l’Afghanistan, lo Yemen… è purtroppo molto lunga la lista dei teatri di guerra dove si muore e da cui vediamo migliaia di migranti fuggire sperando di salvarsi. Ma non molto diversa è la condizione di paesi come la Grecia, stritolati dalla morsa feroce del debito e dell’austerità dell’Unione Europea che abbiamo contestato in piazza a Roma lo scorso 25 marzo.
Ecco, c’è qualcosa che collega tutto questo: si chiama capitalismo. Sono infatti i capitalisti, i banchieri, i grandi imprenditori e i politici al servizio dei loro interessi quelli che usano la loro crisi come strumento di ristrutturazione in senso ancora più autoritario e teso all’aumento delle disuguaglianze, quelli che promuovono guerre in tutto il mondo per il controllo delle risorse, che fanno profitti sul mercato delle armi, quelli che sfruttano, precarizzano e distruggono le nostre vite.
Pensiamo che lungi dall’essere una vetrina per la nostra città, la presenza dei grandi della terra a Lucca sia una tappa fondamentale per proseguire tali politiche, e che pertanto tale presenza deve essere considerata indesiderata e a noi ostile. Per questo ci troverete nelle strade lunedì 10 Aprile a partire dalle 16.00, per manifestare tutta la nostra opposizione a chi ci sfrutta, ci opprime e semina guerra e distruzione sulla pelle di tutti noi.
La stretta repressiva dello sceriffo Minniti si è sentita il 25 Marzo a Roma e la sentiremo anche il 10 Aprile. La questura di Lucca ha difatti imposto una zona rossa su quasi tutto il centro storico che impedisce l’accesso in città alla nostra manifestazione e creerà disagi per gli stessi residenti e titolari di attività, costretti a dotarsi di un pass e ad essere sottoposti a identificazione obbligatoria anche solo per andare a casa e al lavoro. Un vertice spacciato da diversi esponenti del Pd locale (dal senatore Andrea Marcucci fino ai sindaci Tambellini e Menesini) come una grande opportunità e una vetrina per Lucca, non sarà altro che un raduno di pochi potenti che farà attorno a sé il deserto, con un dispiegamento militare senza precedenti a sua difesa.
Se le cose stanno così, la nostra risposta non può che essere una sola: prenderci le strade di Lucca con ancora maggior convinzione, determinazione e partecipazione. I giovani, i migranti, i precari, i lavoratori sono chiamati a prendere posizione, a mettersi in gioco riempiendo le piazze, ad essere ingovernabili, a prendersi ciò che non ci daranno mai gli appelli a dei diritti democratici ormai morti, senza cadere nella trappola della paura e della remissività. Ci vogliono soli, impauriti e a casa. Devono trovarci uniti e determinati a riprenderci il nostro futuro, a partire dal diritto a manifestare in piazza.
Il contro-vertice dell’8-9 Aprile e il corteo di lunedì saranno un ulteriore banco di prova su cui misurare la nostra capacità di rappresentare un soggetto reale di opposizione al G7, alla NATO, all’Unione Europea, alle loro guerre e alle loro crisi che siamo stanchi di subire e di pagare. La sfida è alta, dovremo esserne all’altezza. Convinti che oggi più che mai chi pensa e vede deve agire, invitiamo alla massima partecipazione al corteo del 10 aprile.
Vostre le guerre, nostri i morti.
Cacciamo i padroni del mondo!
Lucca contro il G7
Per informazioni o adesioni scrivete alla mail lucca.antagonista@gmail.com oppure alla pagina facebook “Lucca contro il G7” https://www.facebook.com/Lucca-contro-il-G7-996229123819244/
Evento facebook del controvertice con realtà di lotta dell’8 e 9 aprile: https://www.facebook.com/events/422502054763243/
Evento facebook del corteo del 10 aprile (tenersi aggiornati per un’eventuale cambio di partenza del corteo): https://www.facebook.com/events/1870447706503143/
Partenze da altre città toscane
Già diverse città toscane hanno annunciato concentramenti in stazione per muoversi in treno verso Lucca (lista in aggiornamento):
Pisa ore 14: Pisa contro il G7: treno per Lucca!
Massa ore 12:30: Massa contro il G7: tutti in treno direzione Lucca!
Viareggio ore 14:30: Da Viareggio contro il G7 a Lucca
Firenze ore 13: Firenze contro il G7: tutti in treno direzione Lucca!
Pistoia ore 13:30: Da Pistoia a Lucca ore 13.30 in treno contro il G7
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