Alla fine l’azienda #FCA/ex-#FIAT di Pomigliano decide di fermare lunedì 4 marzo le catene di montaggio al primo turno. Questa è una vittoria degli operai dello stampaggio che sono in #sciopero da giorni. Stiamo parlando di percentuali di adesione che sfiorano la totalità, percentuali che non si vedevano da tempo. Nello specifico, gli operai scioperano per un #salario dignitoso, contro l’aumento dei turni dagli attuali 15 e 17 ai 18 turni imposti dall’azienda e chiedono il rientro dei lavoratori in fabbrica. L’assurdo è che da un lato c’è chi si ammazza di lavoro, dall’altro c’è chi sta a casa in cassintegrazione col cappio alla gola. Usiamo queste parole forti perché le morti bianche sul lavoro – per noi #omicidibianchi – e i suicidi sono una realtà… e sono una realtà pure per FCA.
Di fronte a questo sfruttamento senza limiti – alienante, insostenibile, viscerale – i #sindacatigialli FIM, UILM, FISMIC, UGLM, ACQF (=capi e quadri) scrivono un comunicato che è il capolavoro dei capolavori: “Lo sciopero è un diritto ma”, che fa il verso a chi dice “io non sono razzista ma”. Vuol dire che lo sciopero è buono solo quando lo proclamano loro (cioè mai).
Gli “anni di sacrifici fatti dai lavoratori di Pomigliano” hanno voluto dire turni massacranti per chi sta dentro, #cassintegrazione a chi sta fuori e #repartoconfino per lavoratrici e lavoratori usurati dal monte ore e per chi aveva ancora la dignità di alzare la testa. I “benefici in termini di stabilità lavorativa” sono ELEMOSINE rispetto al sudore della fronte e al tempo di vita che FCA ruba agli operai per farne profitto. Questo “senso di responsabilità” lo conosciamo bene e si chiama “obbligo di fedeltà” (cioè #schiavitù) per cui se critichi l’azienda sei licenziato e perfino la Costituzione non ti salva nei tribunali del padrone.
I sindacati pompieri si arrampicano su motivazioni false parlando di “livelli occupazionali degli ATTUALI organici”, umiliando uno sciopero sacrosanto e solidale coi lavoratori cassintegrati, dimenticati a casa non solo dall’azienda ma pure da questi sindacati.
Quindi alla buon’ora uno sciopero indetto dalla FIOM #assafamaronn e rilanciamo MA VERSO L’ALTO la domanda fatta da questi sindacati gialli: «perché scioperare allo stampaggio contro i 18 turni e non scioperare nelle altre aziende metalmeccaniche dove si applica il contratto unitario Fim-Fiom- Uilm, dove le maggiorazioni economiche sono più basse?» Verissimo! Scioperiamo pure là, come pure rilanciamo lo sciopero di sabato 9 marzo indetto dagli operai Si Cobas Fca Pomigliano che unisca la lotta non solo al reparto stampaggio ma in solidarietà con tutta la fabbrica.
Solo la lotta paga / Ogni fabbrica una barricata.
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