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Napoli. Basta morti sul lavoro. Dopo l’esplosione alla Adler nessun ritorno alla “normalità”

Giovedi 7maggio alle ore 10:30 a Piazza Plebiscito presidio sotto la Prefettura di Napoli, rispettando protezioni e distanziamento.
L’esplosione alla Adler ha ammazzato un lavoratore ferendone gravemente altri, non possiamo dimenticare e tornare all’#indifferenza!

Per chi lavora il ritorno alla normalità torna ad essere un #rischio per la #vita! In sole 24 ore di fase due si contano già due morti e decine di feriti gravi in tutta Italia!

In provincia di Napoli l’episodio più grave: a Ottaviano un’esplosione alla Adler Plastic, di proprietà della famiglia Scudieri, ha causato la morte di un operaio di 55 anni, Vincenzo Lanza, e il ferimento di altri colleghi.

Una possibile strage, che rende realtà tutte le peggiori paure di milioni di lavoratrici e lavoratori, che mette a nudo la “malattia” di un sistema produttivo che spesso calpesta il diritto alla salute e alla sicurezza in nome del taglio dei costi e della ricerca della massima competitività sui mercati nazionali e internazionali.

Avevano detto che la pandemia avrebbe cambiato tutto, che avremmo appreso nuovi approcci, che avremmo riflettuto su ciò che non andava e vi avremmo posto rimedio. Balle. La Fase 2 ci dimostra che stiamo tornando esattamente alla “normalità”. Peccato che per molti fosse proprio quello il problema.
I fiumi tornano a essere inquinati, le aziende a essere luoghi insicuri. E a fine giornata il bollettino dei feriti e dei morti sui posti di lavoro – non per Covid19, ma per “normali” incidenti – torna a essere un bollettino di guerra.

Milioni di operazioni di controllo dei privati cittadini sono state portate avanti in questi due mesi di lockdown. La stessa costanza e solerzia va messa nei controlli delle aziende, pubbliche e private. Serve che tutte le istituzioni addette al controllo, dalle Prefetture all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dalle ASL alla Guardia di Finanza, passando per la Polizia Municipale, destinino ogni risorsa possibile in quest’opera di tutela della salute della collettività.

Serve che lavoratori, attivisti, sindacalisti ci organizziamo tutti insieme per praticare il “controllo popolare”, per conoscere e combattere tutte le situazioni in cui non si rispetta il basilare diritto alla sicurezza dei lavoratori; per imporre la logica della difesa della salute e della vita anche a chi vuol continuare a mettervi davanti il proprio guadagno. Dobbiamo farlo urgentemente perché è evidente che le nostre classi dirigenti non sono spinte dal buon senso e dal criterio della tutela collettiva, ma da quello della difesa degli interessi di pochi, a spese di quelli di molti.

Giovedì 7 maggio saremo in presidio – nel rispetto di tutte le misure di sicurezza che comporta la presenza del Covid-19 – a Piazza del Plebiscito, dinanzi alla Prefettura di Napoli, perché dobbiamo difendere la salute e la vita nostra e del nostro popolo.
La Fase 2 e la futura Fase 3 non possono avvenire ancora una volta sulle spalle – e magari a costo della vita – dei lavoratori e delle lavoratrici!

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