A Bologna scende in piazza il mondo del lavoro ed il blocco sociale colpito dalla crisi
Ieri 18 gennaio un presidio molto partecipato ha portato in piazza le rivendicazioni dei Diplomati magistrali (DM), dei docenti in lotta contro il FIT, del personale ATA e di tutto il mondo della scuola, su una piattaforma, quella elaborata da USB Scuola Nazionale, che finalmente rompe il corporativismo e la miopia di una mobilitazione parziale, per rivendicare con forza e lungimiranza politica la necessità di un piano di investimento che passi dalla stabilizzazione di migliaia di lavoratori che già lavorano per la scuola italiana, ai quali va garantita continuità di servizio e di reddito, e dignità lavorativa. È stato questo il contenuto delle rivendicazioni che una combattiva delegazione ha portato in Prefettura, chiedendo che esse venissero rappresentate a livello generale, in una battaglia politica e sindacale il cui significato è ormai sotto gli occhi dell’opinione pubblica.
Il pomeriggio di mobilitazione non è terminato qui, perchè una delegazione di USB Bologna è stata ricevuta in Questura, dove si è ottenuto il diritto di una piazza visibile e rappresentativa per contestare democraticamente la kermesse sulla scuola digitale che domani pomeriggio, in città, ospiterà il Ministro dell’Istruzione Fedeli. Crediamo che non sia più tollerabile la retorica europeista della modernizzazione tecnologica come toccasana per risolvere i problemi della scuola del nostro paese, che passano dalla qualità e dalle condizioni di un comparto fatto da circa un milione di lavoratori su cui calerà presto un contratto di lavoro peggiorativo e inaccettabile dal punto di vista del modello di relazioni lavorative che rappresenta.
Il mondo del lavoro dipendente, quello della precarietà diffusa e dello sfruttamento sociale generalizzato, il mondo studentesco sottoposto ad un lavaggio del cervello costante e ingannato dal presunto valore formativo dell’Alternanza scuola lavoro: questi i soggetti che crediamo debbano unirsi oggi e che cercheremo di portare in una piazza che pone con maturità e fermezza risposte politiche alla devastante crisi della scuola e della società italiana.
PRESIDIO RIPRENDIAMOCI IL FUTURO ORE 16,30 DAVANTI PALAZZO RE ENZO BOLOGNA
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