In questi giorni, già da queste ore, il Ministero del Lavoro sta affrontando i dossier dei fallimenti di tre importanti aziende in regione: a rischio 126 lavoratrici de La Perla, già in mobilitazione da mesi, 149 operai dell’ex-Breda e 450 lavoratori del Mercatone Uno, a cui pochi giorni fa mandavamo tutta la solidarietà di Potere al Popolo Emilia Romagna dalla festa di Imola.
Questi sono solo tre casi dei tanti fallimenti o degli smantellamenti che stanno avvenendo in tutta la regione, dopo che le aziende vengono acquistate d multinazionali o grandi fondi di investimento solo per spolparle, fregandosene delle persone che rimarranno senza lavoro. E’ proprio il caso della Mercatone Uno, fatta fallire dopo essere stata acquistata dalla Shernon Holding, così come quello della Marelli: 910 operai in cassa integrazione dopo l’acquisizione da parte del gruppo Calsonic Kansei.
Non possiamo più sopportare i giochi finanziari sulla pelle dei lavoratori, giochi sanguinosi che diventano sempre più frequenti e sempre più feroci. Servono norme che mettano sotto controllo i movimenti di capitale, e soprattutto serve un controllo pubblico che intervenga a monte, e che le istituzioni si occupino dei piani industriali e dell’occupazione, e non che si ricordi dei lavoratori quando ormai sono stati licenziati, per piangere lacrime di coccodrillo.
L’amministrazione regionale d’altra parte sta offrendo “soluzioni” che suonano come delle prese in giro: la cassa integrazione e i prepensionamenti per le lavoratrici de La Perla risolvono minimamente i problemi dei lavoratori, ma non risolvono per niente i problemi dell’occupazione in regione, così come l’intervento per il fallimento della Castelfrigo di Modena non ha che posticipato il fallimento dell’azienda, e quindi il rischio di licenziamento per 140 lavoratori, a fine gennaio.
Basta con le acquisizioni predatorie, basta licenziamenti: servono subito strumenti per il controllo di capitali e il controllo pubblico delle aziende.
* Candidata Presidente alle elezioni regionali per Potere al Popolo!
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