Per la seconda volta in una settimana la Bolognina è attraversata da azioni di polizia per intimidire la cittadinanza nelle normali attività quotidiane. In particolare per la seconda volta le forze dell’ordine fanno irruzione al Barnaut, noto per le sue posizione antifasciste, con unità cinofile e numerosi agenti supportati dalla Digos.
Secondo Marta Collot, portavoce nazionale di Potere al Popolo. presente e identificata durante il raid al Barnaut: “Queste azioni hanno chiaramente l’intento di intimidire e impedire il normale svolgersi della vita democratica di chi non è d’accordo con i nuovi rappresentati del governo.
È importante ribadire che tali controlli non hanno rilevato ne irregolarità ne reati, ne tantomeno sono stati fatti a seguito di comportamenti sospetti o provocatori. Il sindaco Lepore evidentemente appoggia una gestione militarizzata del vivere civile dove i cittadini possono essere identificati senza alcuna ragione.
Non è un caso quello che è accaduto alla nostra portavoce per il solo fatto di aver chiesto il perché di un evidente è ingiustificato accanimento.
Pensiamo che fare finta di nulla su una limitazione delle libertà così grave sia molto pericoloso per una democrazia nata dal l’antifascismo e soprattutto per una città come Bologna che di quel l’antifascismo ha fatto bandiera.”
A questo link il video della reazione a caldo di Marta Collot: https://www.facebook.com/
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