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Roma. L’emergenza abitativa provoca l’insonnia a Beppe Grillo

Prima hanno assediato il Teatro Flaiano in largo Torre Argentina dove era in programma lo spettacolo di Beppe Grillo “Insonnia”, poi sono andati direttamente fuori all’hotel Forum, dove risiede Beppe Grillo quando viene a Roma. Un gruppo di attivisti e occupanti dei movimenti per il diritto all’abitare si è presentato sotto l’hotel. Riuscendo a forzare il blocco della polizia un esponente dei movimenti si è ritrovato faccia a faccia il comico genovese e fondatore del M5s. “Nessuno verrà messo per la strada”, ha detto Grillo parlando delle case popolari. “Abbiamo quasi 11mila persone in graduatoria, con 60mila alloggi. Magari le case sono occupate da gente che ha 9 appartamenti, oppure un reddito di 70-80-90mila euro, mandiamo via quelli e poi le diamo a chi ha diritto. Non credo che la Raggi metterà per la strada la gente. Ma bisogna far rispettare un minimo di legalità”. Il manifestante spiega le ragioni di chi da anni vive in emergenza abitativa e sta facendo di tutto per dare una soluzione dignitosa al problema. “Io ho figli della tua età. Stai parlando con me, non con quelli che hanno disintegrato il sistema abitativo a Roma- ha ribattuto Grillo- noi se possiamo dare una mano, nel limite della legalità, diamo una mano a tutti. Non ci sarà nessuno che viene buttato per strada, ci saranno persone che rientreranno perchè hanno diritto e altri che vengono spostati in altri posti. Noi ci mettiamo la buona volontà, ma ereditiamo una situazione del genere”.

Di tutto altro avviso i movimenti per il diritto all’abitare.”La sindaca vuole portare i senza casa in baracche di plastica a 600 euro a persona, chiusi dentro recinti, dove possono essere controllati meglio” ha denunciato durante l’iniziativa Paolo Di Vetta del Bpm. Il riferimento è ai container prodotti da Ikea che sono stati montati nel centro della Croce Rossa di via Ramazzini. Se siano o meno il frutto della determina della sindaca Raggi non è mai stato confermato ufficialmente, ma l’immagine della baraccopoli di plastica ha sollevato una forte ondata di indignazione. “

 

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