C’è un porto a Fiumicino che non è mai stato costruito nonostante abbiano tentato di farlo.
Erano cominciati persino i lavori nel 2010 con l’obiettivo di portare a termine quello che sarebbe dovuto essere il nuovo porto turistico di Fiumicino, ma vennero poco dopo interrotti.
Il porto fu messo sotto sequestro dalla guardia fi finanza, a causa di frodi di forniture pubbliche e riciclaggio di denaro.
Individuarono sette responsabili tra cui l’imprenditore italiano Francesco Bellavista Caltagirone, arrestato il 19/03/2013.
In quel territorio c’è il faro di Fiumicino costruito sulle macerie di un bombardamento tedesco nel 1946, ma oltre ad esso, molto noto, vi sono anche quelli che chiamiamo bilancioni, palafitte in legno, che danno sul mare.
I ragazzi d’estate, me compreso, andavano li a fare i tuffi ma da diversi anni ciò non è più possibile in quanto attualmente al posto dell’acqua troviamo solamente la sabbia.
Il mare si è ritirato con il tempo a causa della barriera che parte dal faro ed attraversa una parte di mare composta da scogli artificiali a forma di tringolo chiamati tetrapodi che venivano fabbricati in un complesso che ora è diroccato, arrugginito, di colore verde, non funzionante e non molto lontano dal faro.
I tetrapodi sono lì da 15 anni.
Quando ho cominciato a pensare di scrivere questo articolo a marzo di quest’anno è stato inserito nei progetti da portare a temine, entro la fine del giubileo, il progetto di un altro nuovo porto crocieristico, il che è inverosimile siccome il giubileo terminerà a gennaio 2026,
Questo nuovo progetto venne presentato per la prima volta al Ministero dell’ambiente nel 2023 con l’intento di ridurre l’impatto ambientale ma diversi fattori ci dimostrano che non è del tutto così.
Per fare alcuni esempi, lo smog, i rifiuti non trattati, biocidi e idrocarburi e ricadimenti sulla nostra salute come potete leggere sul sito “Scienza radicata” cliccando sulla casella “tra terra e mare”.
Inoltre un privato, quello che dovrebbe andare a gestire il porto, la Fiumicino Waterfront srl, finanziata dall’azienda statunitense di navi da crociera Royal Carribean.
Per legge, la 84/94, un privato non potrebbe amministrare un porto crocieristico ma spetta alle Autorità di Sistema Portuale (AsDP), che operano sotto la vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Oltre ad essere stati uno svago per molti di noi, i “Bilancioni” hanno fatto da scenario a opere cinematografiche molto celebri, come la più iconica di tutte, “Non essere cattivo”, di Claudio Caligari, regista di “Amore Tossico” e “L’ odore della notte, tutti e tre dei Cult.
I primi due presentano al loro interno proprio delle scene girate ai “Bilancioni” e nelle sue zone limitrofe. Tantochè, il vialetto che li costeggia ha preso il nome proprio di Claudio Caligari.Tra pellicole girate ai “Bilancioni” troviamo anche la serie “Romanzo Criminale”, quando nella seconda stagione vediamo la scena dell’ uccisione di “Scrocchiazeppi,”.
Sull’ argomento è intervenuto anche il Sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene, vicino al PD, che oltre ad essere interessato problemi riguardanti la concorrenza, ha sollecitato nuovamente la poca chiarezza sul reale impatto che avrebbe quest’opera al Sindaco di Fiumicino Mario Baccini, di FDI, che in maniera quasi aspra ha risposto al suo omologo invitandolo ad occuparsi del proprio Comune invece di intromettersi in faccende che non gli spettano.
La notte tra il 4 e il 5 Marzo, i lavori sembravano iniziare, dopo che è stata eretta una barriera di cemento, con al di sopra una ringhiera di ferro, che impediva l’ accesso parziale alla spiaggia. Poco meno di una settimana dopo è stata rimossa dai manifestanti, durante la protesta del 9 Marzo, una piccola parte della ferraglia.
In questi giorni, qualcosa è sembrato muoversi nella direzione opposta a quella dei mesi precedenti, si dice che il progetto potrebbe essere stralciato dalle opere giubilari, stanno attendendo le decisioni che prenderà il Sindaco Gualtieri, a tal proposito. Il progetto al momento è ancora fermo al muro costruito a Marzo, e la rimozione del progetto non tuttavia da escludere. Mi auguro che l’aerea prima o poi venga riqualificata, ma non con queste prospettive e questi giochi di potere.
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