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Brescia. Quel ragazzo lo avete picchiato voi!

A Brescia in un liceo un ragazzo è stato pestato dai compagni di classe perché russo. Sì siamo a questa infamia razzista che si diffonde nel paese.
Un veleno prodotto dai sindaci che licenziano i direttori di orchestra, dai centri di ricerca che rifiutano gli scienziati, dagli organizzatori olimpici che respingono i disabili, dagli amici degli animali che non vogliono più certi gatti. Solo e unicamente perché russi.
Russi come Dostoevsky, anche lui oramai un “nemico”.
I giovani teppisti bresciani, gli stessi che ieri magari ce l’avevano coi “negher”, e che ora aggrediscano un adolescente solo perché la madre è russa, raccolgono ciò che le classi dirigenti di questo paese e dell’Occidente stanno seminando: l’odio di guerra. E lo mescolano con un razzismo profondo mai davvero sradicato, che oggi diventa russofobia.
Del resto il primo principio della guerra è disumanizzare il nemico, altrimenti come fai ad ucciderlo, o anche solo a picchiarlo in branco? Ci vuole odio.
Voi ignobili guerrafondai che ci state trascinando nella guerra, avete bisogno di questo odio. Non fate gli ipocriti ora, il ragazzo di Brescia, a cui va tutta la nostra solidarietà, lo avete picchiato ed umiliato voi.

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1 Commento


  • Carlo

    Sembra di respirare l’aria degli anni ’30. Sono tempi cupi.

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