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Torino. Mozione contro il Tav dei Cinque Stelle. Coerenza o furbata?

Qualche giorno fa il Consiglio Comunale di Torino ha approvato una mozione presentata da consiglieri del Movimento 5 Stelle con la quale si impegna ad intervenire, in ogni occasione sarà necessario, per sottolineare la centralità della situazione climatica, quella economica legata alla pandemia da Coronavirus e i positivi effetti su entrambe che avrebbe uno stop a questa opera.

Inoltre sollecita i Ministeri competenti del Governo a riconsiderare le conseguenze a breve e a lungo termine dell’opera, rivalutare i benefici inutilmente sperati in confronto ai danni certi, e l’intervallo temporale insostenibile a cui si riferisce l’opera.

Infine, in un ulteriore passaggio, l’amministrazione torinese ha mostrato alcune preoccupazioni per la condizione di Dana.

Da un lato registriamo il nuovo positivo pronunciamento di una istituzione contro il Tav, come già fatto nei mesi scorsi ad esempio dai sindaci di Lione e Grenoble: ciò che conferma, accanto ai pareri della Corte dei Conti europea e le altre mille voci tecniche e indipendenti che si sono espresse in questo senso anche nell’ultimo periodo, l’inutilità di una grande opera devastatrice, rilanciata per di più in un momento nel quale invece servirebbe potenziare il servizio pubblico a ogni livello, a cominciare dalla sanità.

Dall’altro lato, tuttavia, non possiamo non sottolineare l’ennesima prova di incoerenza e ipocrisia della giunta Appendino e più in generale del Movimento 5 Stelle, che ricordiamo è parte di quello stesso governo che ha sbloccato nuovi finanziamenti per il Tav.

Una mozione, atto simbolico ma in fin dei conti dagli scarsi effetti pratici, non può far dimenticare il via libera dato nei fatti ai lavori per il Tav a livello nazionale, con una giravolta totale rispetto alle promesse storiche del Movimento; come pure il sostanziale avallo alla ignobile stretta repressiva che, per fare solo due esempi, ha recentemente spedito in carcere Nicoletta e ora Dana.

A proposito di Dana, inutile e tardiva ci sembra la “preoccupazione” espressa ora dalla mozione: dove eravate quando si trattava di impedirne l’assurdo arresto?

Ci sembra dunque di leggere in queste manovre un atto di campagna elettorale: l’anno prossimo ci saranno le amministrative, aumentano le pressioni per un accordo “di governo” PD-5 stelle, i 5 Stelle forse vogliono cercare di rifarsi l’immagine davanti ai settori sociali e di movimento con cui hanno avuto una dialettica.

Noi sicuramente non ci caschiamo, sappiamo che l’amministrazione Appendino è stata in piena continuità con quelle precedenti guidate dal centro-sinistra nella svendita della città agli interessi finanziari e privati, nell’attacco alle condizioni di vita dei più fragili, nella speculazione economica sulle periferie e nella repressione dei movimenti di lotta sui territori, primo fra tutti, il movimento No Tav.

Non basterà una mozione a farci dimenticare che state dall’altra parte della barricata!

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