Nuovo assalto di vandali speculatori: distrutto un bosco di ginepri. Ora basta!
Appena quattro giorni fa avevamo, per l’ennesima volta, denunciato ed espresso la nostra più ferma contrarietà al cosiddetto “Piano casa” che la giunta regionale vuole approvare entro il 31 dicembre, nel quale emerge che tra gli immobili che godranno di ampliamento volumetrico vi sono, guarda caso, quelli costruiti prima del 1989.
Ma ciò che definiscono eufemisticamente “ampliamento volumetrico” in realtà altro non è che un vero e proprio assalto alle coste, e quanto denunciato da un servizio di Videolina sull’ettaro di ginepraio secolare estirpato a Capo Caccia, nel cuore del Parco di Porto Conte ad Alghero, ce ne dà piena conferma.
Tutto ciò è accaduto da quando una società Veneta, che ha rilevato la struttura alberghiera dell’ex Hotel Capo Caccia, ha iniziato da alcuni mesi dei lavori di messa in sicurezza e di “bonifica” dell’intera area. Un’area sottoposta a vincolo paesaggistico integrale, all’interno dei 300 metri dalla battigia marina.
Come è stato possibile che un fatto del genere sia potuto accadere all’interno di un Parco Regionale e come è possibile che chi doveva vigilare, su un’area sottoposta a massima tutela, non si sia accorto di niente per tutto questo tempo?
Non possiamo più tollerare che, ancora una volta, delle cordate di imprenditori arrivino in Sardegna per assaltare indisturbati le sue coste e le sue inestimabili bellezze!
Noi lo riteniamo un atto di arroganza insopportabile che non possiamo far passare sotto silenzio, a prescindere che ci fossero o no le autorizzazioni.
E’ necessario dare un segnale forte contro le mire cementificatrici della Giunta Solinas, ma anche contro le sistematiche devastazioni del litorale, contro la mancanza di attenzione e di tutela che lascia troppo spesso mano libera a vandali e speculatori di ogni tipo!
Vogliamo affermare con forza la nostra volontà di proteggere la nostra Sardegna, per questo chiamiamo tutte le realtà che hanno a cuore la tutela delle sue bellezze naturali ad una protesta sul posto, domenica 13 dicembre alle ore 11.
[Seguiranno a breve indicazioni precise per il luogo di concentramento]
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Rosalba
Sono sconvolta e fatico a credere che qualcuno abbia potuto avallare questo scempio. Mi domando anche come questo possa essere “sfuggito” a chi dovrebbe avere occhi ed orecchie volti alla tutela del parco! Sono innamorata della Sardegna ed in particolare della zona di Alghero dove spero di trascorrere sempre più il tempo della mia vecchiaia ed è come se questo sfregio fosse stato fatto sul mio volto. Non c’è pena che possa ripagare e ridare all’ umanità quanto distrutto dall’uomo ma mi auguro che un segnale possa e debba essere lanciato carico dell’amarezza e della disperazione per la stupidità e grettezza di chi ha ordinato e compiuto questo disastro.
Rosalba