L’indipendentista corso Yvan Colonna si trova ancora in coma ricoverato nel reparto di terapia intensiva in gravi condizioni dopo il tentativo di omicidio di cui è stato vittima, dieci giorni fa, nel carcere francese di Arles.
Sin da subito le organizzazioni indipendentiste corse hanno interpretato la vicenda come una vendetta di Stato per un militante che sta scontando l’ergastolo per l’uccisione del prefetto Claude Erignac, avvenuta ad Ajaccio nel 1998.
Impegnato da sempre nei movimenti indipendentisti corsi, Colonna al momento dell’aggressione si trovava in carcere in Francia, secondo le politiche di deportazione dello Stato francese che mira alla dispersione e all’allontanamento dei prigionieri politici indipendentisti dai loro legami affettivi e politici.
L’aggressione è avvenuta ad opera di un prigioniero legato al terrorismo islamico, che lo avrebbe picchiato e strangolato. Le proteste scoppiate in tutta la Corsica al grido di “Statu Francese Assassinu” pongono l’accento sul fatto che nell’attentato non può non esserci una compartecipazione delle autorità francesi, dal momento che Colonna si trova in uno stato di sorveglianza continua, mentre è stato soccorso solo dopo 8 minuti dall’aggressione, quando era in stato di incoscienza e all’apparenza già morto.
Il tentativo di assassinio di Yvan Colonna è solo l’ultimo atto di una lunga serie di vicende repressive da parte dello Stato francese nei confronti del movimento di liberazione nazionale corso, che combatte contro le mire speculative, la cementificazione, la dispersione e l’annientamento della cultura nazionale, per il riconoscimento politico del popolo corso, la liberazione dei prigionieri politici e il diritto all’indipendenza.
Una lunga lotta che si è sviluppata nel corso degli anni su piani diversi, da quello elettorale e istituzionale a quello politico militare, e che pone continuamente all’ordine del giorno la necessità di una risoluzione politica di un conflitto a cui lo Stato non sa rispondere in altro modo che con la repressione.
Liberu, che sostiene da sempre le aspirazioni di giustizia e libertà dei popoli, esprime la sua piena vicinanza a tutto l’indipendentismo corso, ed invita i propri sostenitori che ne avranno la possibilità a partecipare alla grande manifestazione che si terrà domani 13 marzo alle ore 15 davanti al palazzo di giustizia di Bastia.
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