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Catania. Contro la privatizzazione dell’aeroporto nasce il ‘Comitato’ a sua difesa

La S.A.C. (SOCIETA’ AEROPORTO CATANIA) società soggetta a direzione e coordinamento da parte della CCIAA di Catania, Ragusa e Siracusa, quindi la società  “pubblica” – il virgolettato è d’obbligo – che gestisce l’Aeroporto ‘Fontanarossa’ di Catania e che ha deciso di mettere praticamente all’asta la struttura aeroportuale. Sulla decisione dell’assemblea dei soci della S.A.C. il quartetto sindacale CGIL CISL UIL UGL ha dato la propria disponibilità a collaborare al processo di privatizzazione. Invece, contro questa decisione la Comunità Siciliana “TerraeLiberAzione”, la  Federazione del Sociale USB Catania , Il Sud Conta.org e l’associazione dei consumatori
Consitalia-Sicilia hanno costituito nel capoluogo etneo il “Comitato per la Difesa dell’Aeroporto di Catania”.

“Nell’epoca del VOLO AEREO – si legge in un comunicato di TerraeLiberAzione – lo SPAZIO AEREO è un campo di battaglia. E’ territorio strategicamente conteso. E come ogni altro SPAZIO siciliano (terrestre o marino) anche lo SPAZIO AEREO è un territorio a multiforme dominio neocoloniale: civile e militare. Lo SPAZIO AEREO siciliano è dominato nella relazione strategica tra ROMA e WASHINGTON -CONTRO il “POPOLO SICILIANO” (…) La Sovranità sullo Spazio Aereo, nell’Isola CONTESA, l’abbiamo stimata in 45.000 kmq. Al centro del Corridoio mediterraneo che collega l’Oceano Atlantico all’Oceano Indiano, sul quale scorre, in valore, circa 1/3 del commercio e dell’informazione globali, la COLONIZZAZIONE dello SPAZIO Aereo dell’Isola CONTESA, tanto nella sua dimensione CIVILE quanto in quella MILITARE, proietta in Cielo i conflitti del suo TerraMare. Come in Terra così in Cielo. La Sicilia confina con sè stessa. Ma è nel Mondo. In questo Mondo ci può stare in due modi: da colonia o da Isola-Nazione. Nella lezione magistrale di Karl Schmitt, l’insularità è luogo privilegiato di accumulo della potenza geopolitica.

Ma a chi appartiene questa “potenza” nell’Arcipelago di Sicilia? Certo non appartiene alla CamCom Sud-Est che “controlla” S.A.C., la società “pubblica” che gestisce l’Aeroporto di Catania e che lo sta mettendo all’Asta Global per intascarsi “ben oltre un Miliardo” (…).L’Aeroporto di Catania appartiene al Popolo Siciliano! E non è in vendita! Li dobbiamo FERMARE SUBITO!…”.

Per la Federazione del Sociale USB Catania “bisogna impedire la privatizzazione dell’aeroporto catanese e la privatizzazione di tutti gli aeroporti attivi nell’arcipelago siciliano. Alle strade ferrate isolane obsolete e a binario unico, alla tratta navale  che dalla Sicilia raggiunge Lampedusa e Pantelleria in tempi biblici, alle autostrade colabrodo e al resto della disastrata rete viaria isolana, c’è il rischio che dobbiamo aggiungere, rischio non tanto remoto, il declassamento dell’aeroporto di Catania, con una ricaduta negativa su tutto il territorio siciliano, in modo particolare sull’ occupazione, mettendo a rischio oltre un centinaio di posti di lavoro fra le lavoratrici e i lavoratori occupati in vari settori della struttura aeroportuale con contratti a tempo determinato”.

Insomma, dal Comitato per la Difesa dell’Aeroporto di Catania un forte e chiaro messaggio: Calàti i manu da ‘Fontanarossa’!

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