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Palermo. Contro l’autonomia differenziata del Nord; in piazza anche Orlando

In occasione dello sciopero generale del Pubblico Impiego e della Scuola del 10 maggio indetto dall’USB contro l’Autonomia differenziata del Nord del paese, a Palermo si è svolto un presidio davanti alla prefettura a cui hanno partecipato i Comitati Territoriali Il Sud Conta di Catania, Messina, Palermo e Ragusa, ha registrato la presenza l’adesione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha pubblicamente espresso il proprio sostegno alla piattaforma Il Sud Conta, partecipando attivamente al presidio, fra le tante bandiere rosse dell’USB, quelle bianche di Sud Conta, le bandiere siciliane con la trinacria.

Dal presidio, al megafono, si sono succeduti fra gli altri, gli interventi di Giorgio Martinico ( Antudo), di Claudia Urzi’ (USB Scuola) e di Antonella Trovato (comitato Non si svuota il Sud). Inoltre, una delegazione é stata ricevuta in prefettura, dove sono stati presentati tre documenti contro il Regionalismo differenziato da inoltrare ai ministeri di competenza: il documento dello sciopero generale indetto dall’USB P.I. Scuola, la lettera aperta al prefetto a firma di USB Per Scuola e Il Sud Conta, il documento di Non si svuota il Sud.

Il testo della lettera: “Lettera aperta alla cortese attenzione del Signor Prefetto di Palermo.

– L’Autonomia differenziata invocata da alcune regioni del nord del paese vìola il principio costituzionale di pari dignità sociale (art.3) creando cittadini di serie A e di serie B, perché classifica le persone in base all’area di appartenenza territoriale e mette in competizione tra di loro le zone più ricche della nazione, a discapito di quelle più povere
USB PI Scuola e IL SUD CONTA davanti a tale violazione della Costituzione esprimono la preoccupazione di essere di fronte ad una vero e proprio “GOLPE DEI RICCHI” che permetterebbe ad alcune regioni di trattenere a sè le tasse, disponendo autonomamente del proprio gettito, togliendolo di fatto alla fiscalità nazionale aumentando così il divario tra Nord e Sud, che avrà ricadute sui servizi erogati ai cittadini. Sanità e scuola rischiano di diventare servizi non più garantiti costituzionalmente ma subordinati alla capacità di spesa della regione.

– L’ USB PI Scuola e IL SUD CONTA indicano la necessità di stabilire il prima possibile i LEP (livelli essenziali prestazioni) per rendere uniformi i costi dei servizi in tutta la penisola, ed attuare un vero federalismo solidale che preveda risorse per la perequazione tra i territori.

Inoltre, l’assenza di un sistema di controllo sull’utilizzo delle risorse “trattenute dalle regioni” non impedirà di appaltare servizi pubblici, come ad esempio in sanità, creando sacche di nuovo precariato, mentre nella scuola l’introduzione di nuove assunzioni “regionali” con un contratto di secondo livello diversificato da regione a regione che comprenderà anche diversi programmi didattici disegnati su misura, rafforzano la nostra contrarietà all’attuazione di questa vera e propria regionalizzazione.

– Concludendo, l’USB PI Scuola e IL SUD CONTA ribadiscono la loro netta contrarietà all’autonomia differenziata che ricadrà su lavoratrici e lavoratori discriminando salari, assunzioni e mobilità che rischia di trasformare il sud in un fornitore di capitale umano per il Nord attraverso vere e proprie migrazioni riaprendo una ulteriore nuova fase della questione meridionale, già ampiamente aperta con la legge 107 che ha deportato al Nord insegnanti, in gran parte donne, del Sud.

– Pertanto, Signor Prefetto la invitiamo a trasmettere questo documento al presidente del Consiglio Conte e all’interno Consiglio dei Ministri.

– USB PI Scuola Sicilia

– Comitati Siciliani Il Sud Conta

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