Lampedusa. Sferlazzo (USB): “La Sanità fa acqua da tutte le parti, e la gente osanna uno dei responsabili”
La voce di un poeta, di un cantautore, di un compagno militante dell’USB, la voce di Giacomo Sferlazzo, si alza per denunciare apertamente, con la chiarezza e la determinazione che l’ha sempre contraddistinto, la situazione reale e drammatica di Lampedusa.
“A Lampedusa – dice Giacomo- alle recenti elezioni europee- la maggioranza ha scelto di non votare per nessuno. Chi ha votato ha scelto come primo partito la Lega. Questo evidenzia che c’è una buona parte di isolani che tutto è tranne che accogliente”.
“Ma – continua Giacomo – aldilà del voto voglio ricordare che mentre si discute di questo e di porti chiusi/aperti sull’isola tutto rimane com’è da decenni: i servizi di base sono in mano a ditte che sfruttano il territorio e i lavoratori con il consenso e l’appoggio di Prefetto, Regione Siciliana, Governo, sindacati (tranne l’USB), Sindaco, giunta comunale e Presidente del Consiglio Comunale”.
“Si continua – denuncia Sferlazzo – a militarizzare Lampedusa installando radar e ogni sorta di apparecchiatura, mentre la sanità fa acqua da tutte le parti, e nonostante ciò uno dei massimi responsabili viene esaltato come eroe nazionale; gli edifici scolastici sono fatiscenti e pericolosi; l’acqua non è potabile, l’energia elettrica come la benzina è tra le più care d’Europa… “.
“Dobbiamo – conclude – cominciare tutti ad occuparci dell’isola perché nessuno lo farà”.
* nella foto Giacomo Sferlazzo e Claudia Urzì.
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