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Renzo Rosso licenzia le donne (mentre promuove “campagne femministe”)

Nel cambio di appalto di venerdì 29 ottobre a Isola Vicentina, la CGIL e DHL hanno obbligato le lavoratrici e i lavoratori a rinunciate a qualsiasi causa per pregressi non pagati!!!

È la prima volta che un passaggio da un appalto ad un altro prevede questa “estorsione“.  La Cgil lo ha rivendicato come …un fatto innovativo! 7 delle nostre iscritte Usb  avendo già una causa in corso, si sono rifiutate di accettare questa umiliazione e di fatto sono state licenziate!

IL CORAGGIO DI QUESTE LAVORATRICI SARÀ SOSTENUTO da USB con iniziative di lotta e legali. Avremo bisogno della vostra solidarietà!

C’E’ CHI LOTTA E CHI TRATTA ….. ALLE NOSTRE SPALLE! ALLA DHL E ….. NON SOLO,  COME DAI NOI PER IL TEMPO TUTA! Dove padroni e sindacati si sono trovati d’accordo…. contro di noi!

Appare la più sporca storia sindacale , dove in tutta questa Vicenda si conferma il patto di ferro tra CGIL CISL e UIL con Confindustria vicentina e il padrone della moda mondiale Renzo Rosso, grande magnate che con la sua fondazione aiuta le donne di tutto il mondo, fa “beneficienza” ma e’molto “distratto” di ciò che accade nei cantieri del vicentino dove i lavoratori movimentano i marchi dell’alta moda.

OTB, l’azienda mondiale di Renzo Rosso ha ordinato e Confindustria, la Regione Veneto e i sindacati confederali, ma in particolare modo la CGIL, hanno confezionato il pacchetto per mettere alla porta le lavoratrici che hanno fatto causa alla DHL per un credito di oltre un milione di euro . Lavoratrici iscritte da anni con USB.

Hanno messo in atto nell’ambito del cambio di appalto avvenuto venerdì una vera e propria estorsione, una violenza fisica e morale .

O FIRMI IL VERBALE DI CONCILIAZIONE O SEI FUORI !

Nonostante tutti erano consapevoli di fare un illecito , sono andati avanti pensando che il ricatto posto come condizione per la continuità occupazionale potesse funzionare . È’ andata male per lor signori, sette mamme coraggiose tra le quali la nostra delegata non hanno firmato e in pratica da oggi sono a casa. La violenza nei loro confronti e nei nostri confronti che eravamo presenti a tutela dei nostri scritti è stata inaudita.

Donne coraggiose di USB licenziate dalla CGIL. Come ci stiamo organizzando? Ci siamo appoggiati per la causa all’ufficio legale nazionale .  Faremo tutta una serie di presidi dove le lavoratrici andranno a presidiare in tutte le sedi costituzionali. Itl , prefettura e anche alla CGIL . Cercheremo di fare girare la notizia attraverso la stampa alternativa .

Costituiremo una cassa di resistenza con una raccolta fondi per aiutare anche economicamente queste lavoratrici e le loro famiglie .  Al di là delle nostre forze questa vicenda potrà diventare un esempio di lotta e poter iniziare ad alzare la testa nella difesa del lavoro e della dignità dei lavoratori.

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