Anche a Palermo lo stato di salute delle partecipate è sempre più grave. Sul delicato argomento, dalla Federazione USB Palermo, l’intervento di Sandro Cardinale che affronta il caso drammatico della RE.SA.T.
“La Cenerentola delle aziende partecipate del Comune di Palermo, ecco come possiamo definire la Re.se.t. Dopo anni, i lavoratori della Re.se.t. (azienda nata dalle ceneri della ex Gesip a causa del suo fallimento), tornano a scalpitare a causa delle reali preoccupazioni per le condizioni in cui versa l’azienda”.
“È notizia di questi giorni che L’ANAC ha bocciato Re.se.t e adesso il Comune corre ai ripari.È svilente per i lavoratori, i quali dopo tanti anni di sofferenza continuino a sentire il loro futuro tribolare. I continui tagli esercitati agli enti locali non danno sicurezza ai lavoratori, per questi motivi la USB ritiene che sia fondamentale ritornare di nuovo e subito in piazza”.
“L’USB chiede al Sindaco Orlando che vengano rispettati gli accordi firmati, dove era previsto il ritorno alle 40 ore settimanali. L’USB, che chiede una visione a lungo termine per i lavoratori della Re.Se.t., ha già interpellato alcune forze politiche presenti nel consiglio comunale proponendo l’assorbimento di tutti i lavoratori della RE.SE.T. nelle altre partecipate. Inoltre, si batte per avviare un processo programmatico che porti alla creazione di un’unica Azienda partecipata comunale, in modo da mettere in sicurezza le lavorazioni e i lavoratori lavoratori e determinare un risparmio economico non indifferente per le casse dello stesso Comune di Palermo”.
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