Nonostante che JustEat Takeaway.com Express Italy abbia firmato assieme a Cgil Cisl Uil un accordo che porta un avanzamento importante per i riders italiani – un accordo che finalmente uniforma questi rider a ciò che la giurisprudenza aveva già evidenziato a più riprese, cioè il rapporto subordinato ed il giusto CCNL Trasporto merci e logistica – si rende sempre più necessaria la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori rider per spezzare il silenzio attorno al loro lavoro e lottare contro precarietà e “caporalato digitale”.
La lotta non si esaurisce di certo qui: nell’accordo firmato da CGIL CISL UIL non viene messa in discussione la forma del lavoro intermittente, mantenendo di fatto forte il ricatto per chi alza la testa o, semplicemente, decide di rifiutare chiamate a consegne.
Rimangono poi tagliati fuori tutti quei riders che lavorano direttamente per il locale: il segreto di pulcinella, ma chi lavora nel settore sa che spesso il locale fa consegne tramite JustEat ma si appoggia a una “flotta” propria per la consegna. Ovviamente, tutto in nero!
A Catania, dove la Cgil ha dato vita ad una sorta di deposito dove immagazzinare i propri iscritti riders, alcuni di questi lavoratori hanno deciso, dopo aver toccato per mano il ruolo capitolazionista della Cgil, di rompere con il sindacato cigiellino per aderire al Sindacato Lavoratori Nuova Generazione – SLANG della Federazione del Sociale USB di Catania.
Una coraggiosa scelta di lotta per chiedere anche a Catania contratti a tempo indeterminato per tutte e tutti i riders, la turnazione fissa e la rottura con la forma dell’intermittenza, per l’istituzione di un salario minimo a 9 euro lordi l’ora, per rompere con la precarietà e le paghe da fame, per il riconoscimento del CCNL della logistica contro l’accordo aziendale a ribasso fatto con i confederali.
11 Ottobre sciopero generale indetto dal sindacalismo di base e conflittuale.
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