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Senza casa trattati dal comune di Catania come se fossero sacchi di spazzatura

Continua il disegno antipoveri concepito sin dall’inizio del suo insediamento dall’attuale amministrazione comunale di centrodestra, il disegno di voler “liberare” stabili e aree occupate da senza casa, senza fissa dimora. L’ex assessore comunale alla Sicurezza e all’Ecologia Fabio Cantarella della Lega , da assessore, aveva paragonato i senza dimora a delle auto in sosta vietata da rimuovere.

Ieri mattina, in Corso Sicilia, all’altezza di Piazza della Repubblica, agenti della polizia municipale in borghese, con a seguito un compiaciuto assessore comunale all’Ecologia Adrea Barresi di Fratelli d’Italia, hanno rimosso persone senza casa è senza fissa dimora con metodi peggiori di quelli di Cantarella : non come se fossero auto in divieto di sosta ma come se fossero sacchi di spazzatura indifferenziata!

Fra le persone spazzate via anche disabili e anziani, a dimostrazione che il comune non ha minimamente  preso in considerazione il
concetto di fragilità e che ha  assolutamente ignorato lo stato di emergenza pandemica in vigore fino al 31 marzo.

L’altra penosa e vergognosa ipocrisia è  quella di aver spazzato via persone senza casa da un luogo senza porre alcuna soluzione. Allontanati militarmente, lasciati per strada, già prossimo carico umano destinato alla prossima operazione di polizia “per il decoro urbano”.

Nel frattempo i privati e lo stesso Comune si permettono di lasciare in disuso enormi strutture in spregio ai più elementari diritti ed interessi sociali.

Nel frattempo, il Comune si accanisce contro la povera gente che prova ad arrangiare soluzioni per tirare avanti.

ASIA USB lancia un appello alla città solidale e anticapitalista

-per contrastare questa campagna di odio contro la  povertà portata avanti dal Comune e alimentata da gruppi e soggettività dichiaratamente reazionari;

– per chiedere e ottenere la mappatura di tutto il patrimonio immobiliare pubblico presente a Catania;

-per chiedere e ottenere l’acquisizione di stabili e strutture private e pubbliche per sopperire all’enorme fabbisogno di alloggi che c’è nella nostra città;

-per chiedere e ottenere dall’IACP le PROVE di come “funzionano” le graduatorie delle case popolari in questa città.

NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE DELLA POVERTÀ
BASTA SGOMBERI DEI SENZA CASA
BASTA SFRATTI E PIGNORAMENTI
L’ABITARE È UN DIRITTO!

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