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Catania. Per la Uil chi è in affitto in nero è uno “sprovveduto” che non richiede il contratto

Il caso della disabile in carrozzina a cui il padrone di casa per sfrattata gli aveva disattivato il contatore della corrente elettrica e successivamente anche quello dell’acqua, oltre a mettere a nudo la drammaticità della questione abitativa a Catania, mette a nudo un altro aspetto, quello della ridicolizzazione che diventa criminalizzazione nei confronti di chi abita in case senza contratto, totalmente in nero, etichettati, come ha fatto recentemente il segretario provinciale dell’Uniat-Uil Catania, come “sprovveduti”.

Infatti, per il dirigente dell’Uniat-Uil “Sono gli sprovveduti a non chiedere un regolare contratto”, come se gli affitti in nero fossero anche a Catania una rarità, come se non ci fossero i tanti padroni di casa che affittano sistematicamente in nero.

Altro che sprovvedute e sprovveduti!

A Catania oltre 10 mila abitazioni private risulterebbero non abitate, meglio dire che risultano sfitte.

Ma sono realmente tutte sfitte?

O tante di queste case ufficialmente sfitte sono abitate da “sprovvedute” e “sprovveduti” in situazioni lavorative precarie costretti a subire le condizioni “in nero” imposte dai proprietari?

E ci sono anche le “sprovvedute” e gli “sprovveduti” come la disabile in carrozzina che avendo dovuto lasciare la casa per fine locazione e non riuscendo a trovare casa perché a Catania ai disabili che vivono da soli e in carrozzina difficilmente si affitta, è stata costretta ad un affitto senza contratto.

Altro che sprovvedute e sprovveduti!

ASIA USB CHIEDE LA RICONVOCAZIONE URGENTE DEL TAVOLO PREFETTIZIO SULLA QUESTIONE ABITATIVA.

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