Menu

Agrigento. Repressione sugli studenti per la manifestazione su Gaza e Flotilla

Ad Agrigento, per la dirigente scolastica del Liceo “Leonardo”, Patrizia Pilato – ex assessore alla Cultura, Istruzione e Pari opportunità e ex vice sindaco del Comune di Agrigento; attualmente responsabile regionale del Dipartimento Donne e Pari opportunità della Democrazia Cristiana di Cuffaro – l’assenza delle studentesse e degli studenti per lo sciopero generale  del 22 ottobre per dire basta al genocidio sionista a Gaza e per sostenere la Flotilla è stata e continua ad essere una “assenza ingiustificata di massa” meritoria di un provvedimento disciplinare.

In questo quadro repressivo, ieri le studentesse e gli studenti del “Leonardo” si sarebbero dovuti presentare a scuola accompagnati dai genitori. Il condizionale è d’obbligo considerato che in tanti non l’hanno fatto e con l’aperto sostegno dei propri genitori. Infatti, anche molti genitori  hanno deciso di ribellarsi alla sanzione rifiutando di accompagnare i figli per la giornata di lunedì.

Riteniamo – hanno scritto i genitori in una lettera aperta  – che la scelta dei nostri figli non sia stata una semplice ‘assenza ingiustificata di massa’, ma un atto di consapevolezza etica e civile che merita rispetto, non una sanzione disciplinare. Non possiamo accettare che un gesto di così alta valenza morale venga liquidato con un provvedimento disciplinare che ci obbliga a giustificare l’accaduto in un incontro forzato entro lunedì. Questo approccio punitivo non fa altro che minare i principi di educazione alla cittadinanza e al rispetto dei diritti umani che la scuola stessa è tenuta a insegnare”.

Non conosciamo al momento il numero delle studentesse e degli studenti e, quindi, dei loro genitori che non si sono presentati ieri in presidenza per giustificare “l’assenza ingiustificata di massa” del 22 ottobre.

Come Usb Scuola Sicilia, esprimendo la totale solidarietà alle studentesse e agli studenti del Liceo “Leonardo” e ai loro genitori, ricordiamo alla dirigente scolastica Pilato che la nostra Costituzione all’articolo 17 riconosce a tutti il diritto di riunirsi e all’articolo 21 tutela la libertà di manifestazione del pensiero.

Gli istituti della scuola pubblica statale, di ogni ordine e grado, non possono e non devono essere trasformati in caserme dove vige il silenzio dell’obbedienza e la repressione del pensiero critico.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *