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Pisa. Potere al Popolo: “Ecco perché contestiamo la Lega e la repressione delle nostre piazze”

Rivendichiamo la nostra decisione di essere scesi in piazza per contestare la passerella elettorale di Salvini a Pisa. Prima delle pesanti cariche a freddo delle forze dell’ordine, tutti hanno potuto vedere una manifestazione bella e determinata, animata da comitati, associazioni e singoli che quotidianamente praticano la solidarietà, l’anti-razzismo e l’anti-sessismo. Una manifestazione che ha portato in piazza più del doppio delle persone radunate per ascoltare Salvini, molte delle quali viaggianti al seguito del capo della Lega.
Potere al Popolo è parte integrante del movimento di base che, in tutta Italia, si sta riprendendo le piazze concesse a forze come la Lega, Casa Pound e Forza Nuova, che diffondono l’odio contro gli immigrati per distrarre dalle vere emergenze del paese: precarietà, disoccupazione, sfruttamento, bassi salari, morti sul lavoro, emigrazione dei giovani, perdita della casa, mancato accesso alle cure mediche, rincari continui delle tariffe, mafie e corruzione. Salvini è la massima espressione di un modo di far politica che noi rifiutiamo: una politica fuori dalla Costituzione, che prima crea la rabbia con politiche anti-sociali e poi la strumentalizza a fini elettorali avvelenando il linguaggio e le menti col razzismo. Questo modo di far politica è utile anche al Partito Democratico che, schieratosi da tempo contro i ceti popolari, prova adesso a guadagnare consensi proponendosi come “partito dell’ordine” e della stabilità, ossia come partito delle politiche europee dei tagli alla spesa sociale, delle privatizzazioni e della precarizzazione del lavoro.
Come mai, nonostante l’ondata di violenze neosquadriste, il Ministro Marco Minniti non interviene per far rispettare la legge sciogliendo le organizzazioni neofasciste, ma dà invece indicazioni di reprimere le manifestazioni anti-fasciste? Come mai il Presidente della Regione Enrico Rossi, che con i suoi tagli alla sanità e ai servizi pubblici ha contribuito all’impoverimento generale e al disagio di cui si nutre il neofascismo, fa lezioni a mezzo stampa su come si fa anti-fascismo e prova maldestramente a criminalizzare chi ieri è sceso in piazza per rifiutare la “guerra tra poveri”? La risposta è semplice: chi governa togliendo diritti ai ceti popolari si serve della destra come spauracchio per raccogliere voti. Potere al Popolo è nato anche per dire basta a questo teatrino della politica: dove gli altri impoveriscono, zittiscono e dividono, noi vogliamo ridare dignità, voce e unità alla nostra gente.

 

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