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Firenze. Assalto fascista contro studenti del liceo Michelangiolo

Puntuali come la scabbia, un gruppo di fascisti adulti ha aggredito ieri, 18 febbraio, un gruppo di studenti davanti al liceo classico Michelangiolo, in via della Colonna.

Dalle immagini si vedono chiaramente almeno quattro adulti (testimoni parlano di 6 o 7) aggredire alcuni adolescenti. Secondo le prime ricostruzioni a subire l’aggressione sono stati degli studenti del collettivo Sum, mentre gli aggressori cono militanti dell’”estrema destra”, non meglio identificati ma alquanto noti in città. Non dovrebbe insomma essere complicato risalire alle loro identità personali e politiche.

Rita Gaeta, dirigente scolastica dell’Istituto, ha chiamato la Digos che sta svolgendo le indagini su quanto accaduto. La scena, ripresa da alcuni cellulari, è rimbalzata sui social.

Sull’episodio, nonostante la consuetudine dei fascisti con la menzogna spudorata, non ci possono essere equivoci. Gli studenti erano lì dove era normale che fossero (davanti la loro scuola), mentre i minorati adulti che li aggrediscono ci sono andati proprio per aggredirli. Semplice anche la conclusione politica: i topi di fogna di terza fascia si sentono anche loro “al governo”.

Certi, insomma, che dalle “forze dell’ordine” e dalla magistratura la loro azione verrà vista con un occhio di maggior riguardo.

P.s. E infatti le prime indagini hanno portato all’identificazione di almeno sei membri di Azione Studentesca, gruppo legato al partito della presidente del consiglio. Per esempio: https://www.fratelli-italia.it/2022/05/24/fdi-e-azione-studentesca-basta-indottrinamento-gender-nelle-scuole/

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6 Commenti


  • Flavia

    una vergogna oltre che allarmante l’accaduto. oltre al voltastomaco che prende ad ascoltare come vengono date queste notizie. non si possono mettere aggredito ed aggressore sullo stesso piano. e questa violenza deve essere fermata subito.


  • Oigroig

    Secondo me potrebbe essere solo l’inizio… Negli anni Venti il Fascismo andò al potere con la tecnica della “pacificazione” nazionale: prima attacco squadrista e poi invito alla “pacificazione” da parte dei fascisti in doppio petto; prima calci negli stinchi, e poi “scusa scusa” e invito ad abbassare i toni… Proprio questa tecnica ha fatto sì che i fascisti si dividessero tra fascisti di strada e fascisti in doppio petto (vedi Jesi, “Cultura di destra”), tra stragisti neri e politicanti di destra legati dalla stessa cultura… Se cresce la fascistizzazione delle strutture dello Stato, dopo il “Boni boni” di Meloni che li ha tenuti un attimo a bada, lo squadrismo aumenterà di conseguenza… My two cents.


  • Manlio Padovan

    Certo potrebbe essere solo l’inizio! E con l’aiuto delle forze dell’ordine.
    Il fascismo salì al potere anche per l’azione di politici incapaci e la connivenza dei carabinieri. Tanto che dopo la guerra si chiese lo scioglimento dell’arma dei carabinieri se si voleva realizzare una vera democrazia: Lo chiese l’azionista Guido Dorso.
    Ci fu una interrogazione di Matteotti in cui si chiede al ministro degli inermi se il maresciallo dei carabinieri fosse autorizzato ad andare a caccia di cittadini di Gazzo Padovano assieme alle bande fasciste. Non so se ci fu riposta.


  • Stefano

    la storia si ripete, bisogna stare allerta, non abbassare la guardia.


  • Manlio Padovan

    E non dimentichiamo che furono i popolari di don Sturzo, i soliti cattolici leccaculo del potere, che bloccarono Giolitti e favorirono i fascisti. (da “M/Il figlio del secolo” di A. Scurati.)


  • Maurizio

    Invece di indignarci per le aggressioni fasciste quand’è che cominceremo a rispondere occhio per occhio, smettiamola di comportarci da femminucce che chiedono democrazia, prendiamocela, e attrezziamoci piuttosto a combattere per essa

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