L’assessore al Comune di Terni, Giovanni Maggi, in un incontro tenutosi all’inizio del mese di ottobre, ha confermato al sindacato Asia USB una situazione denunciataci da un cittadino: un assegnatario di alloggi Ater ha ottenuto un cambio alloggio prima dell’uscita del bando di mobilità attualmente aperto.
Questo cambio di alloggio popolare sarebbe avvenuto circa otto mesi fa. Il cittadino in questione lo conosciamo e sappiamo che aveva tutto il diritto di avere una nuova casa, viste le sue gravi condizioni di salute. Ne avevamo infatti denunciato la situazione, comune a quella di tanti altri che, invece, hanno dovuto attendere l’attuale bando di mobilità.
Denunciamo da tempo la situazione di anziani ai piani alti senza ascensore, di persone con gravi problemi di salute e piaghe da decubito prigionieri delle proprie abitazioni. Vorremmo capire come mai quello che ci era stato detto più volte, ossia che gli alloggi di emergenza non fossero disponibili e che, quindi, bisognasse attendere il bando, non sia sempre valido.
Con quali criteri si è scelto di soddisfare le necessità di una singola persona in difficoltà, ignorando tutte le altre? Perché non ci sono documenti ufficiali a riguardo?
Comune e Ater, enti protagonisti della vicenda, giocano al rimpallo di responsabilità, dando mostra di una gestione del patrimonio immobiliare pubblico sicuramente poco trasparente.
Cerchiamo quindi di capire come, in questa organizzazione delle politiche abitative che fa acqua da tutte le parti, si possa concedere un alloggio ad un cittadino bisognoso (siamo soddisfatti che la sua vicenda sia stata presa a cuore) ma non a tutti gli altri che, figli di un dio minore, devono contendersi quei pochi alloggi (solamente 10!) messi a bando. Il criterio di assegnazione degli stessi, inoltre, é da considerarsi eccessivamente escludente.
Avremmo una richiesta: poiché gli alloggi del patrimonio pubblico di case popolari vengono gestite da Ater, chiediamo ad Ater la pubblicazione del numero degli alloggi vuoti, periodicamente aggiornato, le loro condizioni, gli interventi di manutenzione programmati e la data di disponibilità all’assegnazione.
Al Comune di Terni, responsabile delle procedure di assegnazione degli immobili ERS, invece, chiediamo una gestione delle case popolari più trasparente e, soprattutto, più equa, ponendo attenzione ai bisogni e alle esigenze di tutte e tutti. Diciamo basta a una gestione poco chiara della cosa pubblica.
https://www.ilmessaggero.it/umbria/case_assegnate_caos_scattano_le_denunce-9171878.html
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Carlo Presciuttini
Comma 2 dell’articolo 3 della Costituzione italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Da ciò deriva l’obbligo del diritto alla casa. Chi ne è sprovvisto e non ha mezzi DEVE OTTENERE dal Comune ove risiede un alloggio dignitoso. Complimenti a Potere al Popolo di Terni, molto attento a questo serio e grave problema!