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Contratti. Rinnovo dell’igiene ambientale, pochi “sì” e tanta rabbia

Si è conclusa  la consultazione  dei lavoratori sulle due ipotesi di rinnovo del contratto nazionale dell'Igiene ambientale.

Due ipotesi perchè una  parte di questi lavoratori appartiene a Federambiente (ex aziende municipalizzate o pubbliche), l'altra a FISE. Nel vicentino la partecipazione è stata piuttosto bassa; sommando i due comparti su un totale di 807 dipendenti a votare sono andati 254. .La bassa affluenza su  un voto a un contratto nazionale che ti riguarda fa riflettere.

 Un contratto per nulla ordinario: si aumentano le ore di lavoro contrattuali ; 2 alla settimana, si rendono obbligatori degli straordinari pagati il 12% invece che il 15%, l'aumento contrattuale è di 140 euro ma solo 70 in busta paga gli altri in "welfare  aziendale" cioè in buoni per asili, convenzioni con medici, ecc, adesione obbligatoria ai fondi pensione.

Misure pericolose perchè tolgono risorse ai servizi pubblici e reintroducono le Mutue. E una volta disoccupato perdi tutto.

Un contratto dunque che segna una svolta epocale.

Dunque una partecipazione al voto  bassa su cui è inutile cantare vittoria come fanno nel comunicato CGIL-CISL-UIL.

Ma come hanno votato, chi è andato a votare; i favorevoli a questo karakiri sono stati complessivamente per i due comparti 165, i contrari 62  il resto astenuti.

ris. ig amb2Il risultato finale che su 807 lavoratori dell'igiene ambientale che lavorano  nelle aziende  vicentine, AIM, ETRA, AVA, AgnoChiampo Ambiente, Solaris, ecc  solo 165 hanno detto di si.

A leggere il comunicato allegato per i soliti sindacati trattassi di enorme successo.

E' un risultato invece che fa riflettere sulla sintonia dei "sindacati " firmaioli con i lavoratori.

In  realtà questi sindacati rappresentano solo una minoranza dei lavoratori.

Quando abbiamo volantinato contro queste ipotesi di contratto,  noi usb definiti  dai sindacati firmaioli estranei e provocatori ; un falso visto la nostra preesenza in varie aziendee, ,   molti lavoratori  sprigionavano rabbia, rancore contro  i sindacati considerati ormai i sindacati dei padroni.

ris. ig amb1Ora  CGIL-CISL-UIL si dicono legittimati a firmare  definitivamente questi obrobbri contrattuali: a pagarne le spese saranno  i lavoratori che questi contratti non li  hanno voluti.

Firmeranno perchè come è di voga   il voto e la partecipazione al voto  sono  considerati  un optional.

La disaffezione  viene demonizzata a parole ma coltivata quotidianamente; meno disturbatori meglio è.

Preferiscono che stiamo a casa.

USB insieme ad altri sindacati e forze sociali ha promosso  due giornate di lotta; 21 ottobre sciopero generale; 22 ottobre manifestazione nazionale x il NO.

Noi  a casa non ci rimaniamo, vogliamo ribaltare il tavolo e rimettere al centro gli interessi dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati dei pensionati.: a casa mandiamoci  renzi, confindustria e sindacati firmaioli.

 

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