Rinverdire la memoria non fa mai male. Specie in tempi in cui lo Stato fa finta di essere “duro” con la criminalità. Questo documentario inquadra una realtà assai diversa, quella in cui lo Stato ha fatto amplissimo ricorso alla criminalità e al traffico di droga per stroncare movimenti che mettevano in discussione il dominio del capitale.
Un pezzo della guerra psicologica, dentro la guerra fredda, all’opposizione sociale più radicale. Una tesi da sempre denunciata, almeno nel suo carattere oggettivo, dai movimenti extraparlamentari alla fine degli anni ’70, che trova alcune conferme anche all’ipotesi del coinvolgimento organizzativo e diretto dei servizi segreti occidentali, qualche testimonianza e qualche riscontro oltre a un illustre e accreditato precedente: l’operazione COINTELPRO che la CIA condusse contro le Pantere Nere e che prevedeva l’immissione massiccia di eroina nei loro quartieri di radicamento per demotivare e annichilire la loro base di reclutamento (documenti disponibili perchè a differenza che in Italia i documenti dei servizi americani vengono desecretati dopo un tot di anni).
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