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Roma, Milano, Bologna. Una estate di sgomberi contro case e spazi occupati

Decine di blindati e di reparti della celere ieri hanno sgomberato 80 nuclei familiari dell’occupazione abitativa di via Quintavalle (zona Cinecittà) a Roma. A Milano hanno sgomberato il centro sociale Soy Mendel. Ieri l’altro a Bologna era toccato agli spazi occupati “storici” Crash e Labal.

A Roma all’alba di ieri mattina sono iniziate le operazioni di sgombero dell’occupazione abitativa di un palazzo abbandonato ex Inps in via Umberto Quintavalle 88 a Cinecittà dove avevano trovato alloggio 80 nuclei familiari che hanno resistito per ore barricandosi sul tetto. Si tratta di uno stabile di proprietà della banca Monte dei Paschi di Siena e a luglio aveva già subito il distacco dell’acqua e dell’elettricità.

Alcuni occupanti sono saliti sul tetto barricando i piani dello stabile. Solo dopo 5 ore di resistenza sotto il sole le forze dell’ordine sono riuscite ad arrivare sul tetto ed eseguire lo sgombero.

Uno sgombero violento con schiaffi e manganellate anche nei confronti di donne e bambini presenti. Nel frattempo, una volta diffusa la notizia dello sgombero si è formato un folto presidio con circa 300 solidali all’esterno dell’edificio. Altri attivisti del diritto all’abitare hanno invece occupato la chiesa in piazza Don Bosco e sono stati sgomberati anche loro pochi istanti fa. La sola soluzione avanzata dall’amministrazione è lo smembramento dei nuclei familiari con l’alloggio per 30 persone su, come detto 80 nuclei familiari. Il bilancio dello sgombero e dell’operazione di polizia è di 37 denunce e 11 arresti

A Milano c’è stato il terzo sgombero in meno di tre anni per le compagne e i compagni di Soy Mendel, realtà autogestita milanese che nasce attorno all’esperienza di lotta “No Canal”.
Polizia, polizia municipale e carabinieri nella mattina del 10 agosto si sono presentati in via Fratelli Zoia e hanno sgomberato il campo sportivo liberato nell’ottobre del 2016.

La scusa alla base dello sgombero è l’assegnazione temporanea dell’area ad una società sportiva. Il campo da calcio era abbandonato da anni. Le richieste delle società sportive rimanevano in un cassetto: poi è arrivata l’occupazione e l’esigenza di dare una risposta legalitaria. Arrivata in una calda mattinata di agosto.

Per la seconda volta spazi pubblici occupati da Mendel diventano oggetto di bandi e assegnazioni di spazi lungamente dimenticati dalle amministrazioni pubbliche.

Prima la giunta Pisapia poi quella Sala hanno risposto alle questioni poste dal centro sociale con gli sgomberi ma non con la vitalizzazione del quartiere di Baggio, quartiere vivo e attivo grazie alle iniziative dal basso.

Tre giorni fa a Bologna abbiamo assistito allo sgombero violento di spazi sociali occupati e attivi da anni come il Labal e il Crash.

 

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