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Napoli-Ucraina. Le relazioni pericolose

L’incontro tra Luigi de Magistris e l’ambasciatore ucraino Yevgen Perelygin, avvenuto il 15 giugno a Palazzo San Giacomo a Napoli, con annesso scambio di doni, non può e non deve passare sotto silenzio.
Yevgen Perelygin, in qualità di ambasciatore, rappresenta quell’estrema destra neonazista, appoggiata dalla Nato e dalla UE, al soldo di ricchi oligarchi ucraini e del capitale internazionale, che rivendica trionfalmente un passato fosco, sinistro e costellato di crimini contro l’umanità, riesumando svastiche e simboli nazisti.
Se è vero che il genocidio, come stabilito il 9 dicembre 1948, sull’onda dell’Olocausto, dalle Nazioni Unite, è un crimine internazionale, l’Ucraina oggi ha un governo criminale. In barba a tutte le convenzioni, avrebbe usato, secondo fonti russe, “armi di distruzione di massa contro i civili al confine orientale”. Esisterebbero, secondo tali fonti, “le prove dell’utilizzo dei missili tattici Tochka-U contro i civili durante i conflitti armati. Tali armi sono state utilizzate nelle città di Novosvétlovka, Ternóvoye e Rovenki”.
Nonostante i tentativi di copertura della UE, appare ormai conclamata la volontà di annientamento della popolazione del Donbass da parte della junta golpista di Kiev.
Si potrebbe pensare che queste informazioni provengano solo da fonti filo-russe, ma qualche sospetto dovrebbe sorgere anche negli europei più acquiescenti, se insospettabili testate come The New York Times insistono addirittura sul fiancheggiamento dell’Isis alle brigate neonaziste ucraine.

Non dimenticheremo, infine, lo slancio con cui, durante la visita al rettorato di Catania, contestato dagli antifascisti, l’ambasciatore in questione urlò con tracotanza “Viva Bandera!”
Nella Napoli delle Quattro Giornate, città simbolo della Resistenza perché per prima in Europa riuscì a liberarsi da sola dall’occupazione delle forze armate naziste e fasciste, rendere gli onori a chi rappresenta un governo golpista e criminale che si ispira al boia nazista Stepan Bandera è un’offesa che non ammette giustificazioni, distinguo, doppiopesismi, sfumature di interpretazioni o attenuanti di vario genere.
L’antifascismo non conosce condizioni, è assoluto, svincolato dai “se” e dai “ma”.
Lo stesso de Magistris, che in altre occasioni non si è certo lasciato condizionare da questioni di protocollo, come nel caso in cui, giustamente, si è categoricamente rifiutato di incontrare l’allora presidente del Consiglio Renzi, ci lascia oggi sbigottiti di fronte alla gravità dell’atto consumato tra le pareti di Palazzo San Giacomo.
Se a ciò si aggiunge che nella stessa giornata dell’incontro, si svolgeva la “Country Presentation Ucraina”, con tanto di logo del comune sulla locandina dell’evento, sorge il sospetto che la legge del profitto venga anteposta ai ai principi della nostra Costituzione.
Dopo questa pessima pagina scritta dal sindaco di Napoli ci aspettiamo una completa inversione di rotta, a partire dalla firma delle due petizioni nate dal Coordinamento di organizzazioni antifasciste, comitati e collettivi che da tempo si sono mobilitati in azioni di solidarietà e campagne umanitarie a sostegno del Donbass che resiste alla junta di Kiev: una contro il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di Tosi a Petro Poroshenko, l’altra, più recente, per il riconoscimento delle Repubbliche Popolari del Donbass.
Risulta infatti che il sindaco di Napoli non abbia ancora firmato, a fronte di tanti altri sottoscrittori antifascisti, a partire dai partigiani, le due petizioni. Ci si augura che i documenti propostigli, nella migliore delle ipotesi, si siano semplicemente persi tra le polverose carte degli uffici comunali.

 

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1 Commento


  • Mauritius

    sconvolgente vedere come in molti paesi del mondo occidentale si lascino aperte portoni ai neo fascisti e li si salvi ovunque…. gli USA hanno gravissime responsabilità in merito…. il fascismo finanziario che è la legge del mondo economico attuale permette a ricchi e super ricchi di schiacciare miliardi di esseri umani
    l’economia è solo una continuazione della guerra più bieca e violenta
    e l’Ucraina non ha nulla di libero e di democratico
    è una follia geopolitica voluta dagli USA e che è solo fallimento sociale economico politico
    spero che Russia e Cina ridimensionino gli Usa e non perché sono stati democratici ovvio ma perché è pericoloso e assurdo che uno stato come gli Usa governi il mondo, è come dare diritto di lancio dei missili nucleari ad un pazzo

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