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Francia: record di immigrati espulsi. Studentessa ‘illegale’ arrestata

La Francia chiude sempre di più la porta ai lavoratori immigrati. Regole più dure per naturalizzazioni e permessi di soggiorno hanno fatto del 2011 un anno record in fatto di respingimenti: sono stati quasi 33.000 gli immigrati espulsi (5.000 in più del previsto), sono crollate del 30% le naturalizzazioni e sono diminuiti del 3,6% i permessi di soggiorno concessi per la prima volta. I dati sono stati illustrati ieri con soddisfazione dal ministro dell’Interno, Claude Gueant, che da mesi porta avanti una battaglia contro l’immigrazione, illegale e non. Il numero di stranieri in regola dovrà essere portato al livello degli anni ’90, cioè a 150.000 persone, ha più volte ribadito Gueant. Gli illegali invece vanno il più possibile allontanati. Nel 2011 il numero di espulsi non è mai stato così alto in Francia: 32.922 persone, tre volte tanto rispetto al 2002. Molto si deve allo smantellamento dei campi rom definiti illegali, operazione che, la scorsa estate, ha gelato i rapporti tra Parigi e Bucarest, che pure non è mai stata tenera con la propria minoranza rom. Il risultato è «superiore a quello di 28.000 fissato all’inizio, 5.000 persone in più. È il più elevato mai raggiunto prima», ha detto Gueant con orgoglio e ritenendo di poter fare anche meglio nel 2012. L’obiettivo per il nuovo anno è dunque fissato a 35.000 espulsioni. Ancora più rigorosi si annunciano per il futuro i controlli in materia di diritto di asilo, matrimoni bianchi e riunificazione delle famiglie. Nei prossimi giorni dovrà inoltre essere resa nota una circolare che regolamenta l’accesso alle università e al lavoro degli studenti stranieri. Annunciando misure più dure in questo senso, Gueant ha sollevato la mobilitazione di presidi e imprenditori.
Intanto proprio sul tema dell’immigrazione a Parigi è andato in scena un conflitto senza precedenti tra autorità e una scuola. Per protestare contro l’arresto di una studentessa camerunense senza permesso di soggiorno i professori e gli studenti dell’istituto superiore Théodore-Monod di Noisy-le-Sec, a nord-est di Parigi, erano in sciopero da venerdì. Finché, ieri pomeriggio, la ragazza è stata finalmente rilasciata.
Marie-Téclaire Monny Sopo, 21 anni, di nazionalità camerunense, è arrivata in Francia nel 2008, dove frequenta il liceo Théodore-Monod. Lo scorso giovedì si era recata alla prefettura di Eure-et-Loir a Chartres per richiedere il permesso di soggiorno ed era stata portata in un centro di detenzione amministrativa. Ma grazie alla mobilitazione dei suoi docenti e compagni Marie oggi è libera e può tornare a scuola.
Nonostante il rilascio, la sua situazione amministrativa resta tuttavia incerta, ma i professori promettono di continuare ad aiutarla. “Resteremo vigili, affinché lei possa ottenere la regolarizzazione della sua situazione, con un permesso di soggiorno per motivi di studio”, ha detto Géraldine Doulut, professoressa di lettere, storia e geografia della ragazza.

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