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Belfast. Seconda notte di scontri tra polizia e protestanti

Seconda nottata di scontri tra la manifestanti e polizia a Belfast. Già il giorno prima la polizia ha attaccato con proiettili di gomma e idranti, trovando risposta a colpi di molotov, pietre e persino una spada. 32 poliziotti e un politico locale erano rimasti feriti durante gli scontri.
Più di 600 agenti di polizia provenienti dall’ Inghilterra erano stati schierati in in previsione di incidenti nei giorni prossimi al 12 luglio, termine previsto per le manifestazioni organizzate dall’ordine di Orange, la Gran Loggia orangista di Belfast dei protestanti, la faccia più impresentabile dell’occupazione inglese in Irlanda.
Circa 400 agenti supplementari sono stati ieri a Belfast dopo gli eventi della notte precedente. La situazione si è infiammata quando la polizia ha istituito un posto di blocco per evitare che i protestanti attraversassero l’area cattolica di Ardoyne, nel nord della città. Nigel Dodds, un membro del Democratic Unionist Party, filo-britannico, protestante e conservatore, è stato colpito alla testa con un mattone quando ha cercato di dissuadere i manifestanti ad usare violenza.
Il capo della polizia Matt Bagott ha definito gli scontri come “vergognosi”. Le marce dei protestanti si svolgono da aprile ad agosto in Irlanda del Nord e culminano con la sfilata del 12 luglio, che segna la vittoria nel 1690 del re protestante Guglielmo III d’Orange sul rivale cattolico Giacomo II.

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