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Cremona. Il morto è tunisino, il pirata della strada è “padano”. Niente da dire?

Un pirata della strada italiano di 30 anni (di cui i carabinieri non hanno voluto fornire le generalità) è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di alterazione da droga: l’uomo, originario di Casalmaggiore (Cremona), ha prima tamponato e poi trascinato per 19 metri un operaio tunisino che percorreva la strada alla guida di uno scooter di piccola cilindrata. L’incidente è avvenuto la notte scorsa intorno alle 3. A causare l’incidente il pregiudicato alla guida di un’Audi A3, che è stata ritrovata nel garage dell’abitazione che divide con sua madre. Sull’auto i segni dello schianto e le tracce della vernice asportata dallo scooter. L’uomo, che guidava in stato di alterazione per aver assunto cocaina e alcol, dopo l’incidente non ha fornito alcun soccorso al tunisino ma è scappato a casa. Il tunisino è morto sul colpo e inutili sono stati i tentativi di soccorrerlo. Il pirata della strada è attualmente detenuto nel carcere di Cremona.

La regione che vanta il poco invidiabile primato dei pirati della strada che provocano incidenti con morti è proprio la Lombardia, con 36 episodi, seguita dal Lazio (29), Emilia- Romagna 28 e Veneto (18), Puglia (15), Liguria (14), Piemonte, Toscana e Sicilia (11). Solo il 26,9% dei pirati della strada identificati è risultato essere uno straniero, mentre l’11,1% delle vittime è costituito da stranieri.

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