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La Fiat è fuori dal contratto nazionale. Oggi sciopero alla Sevel

La Fiat ha semplicemente messo in pratica quanto contemplato ed anticipato nell’accordo del giugno 2010 siglato da Cgil Cisl Uil a Pomigliano. La fuoriuscita dall’Associazione degli industriali è avvenuta dopo aver ottenuto, per mano politica tanto disprezzata dell’attuale governo, la possibilità non più remota di licenziamenti individuali mediante accordi sindacali come previsto dall’articolo n° 8 della recente manovra finanziaria. Il ritiro preannunciato è conseguenza della mancata concessione della retroattività di tale articolo nella stesura definitiva dell’accordo interconfederale del 28 giugno scorso. Le varie forme di flessibilità di assunzioni,oraria,degli straordinari etc. evidentemente non soddisfano le fameliche ambizioni del metalmeccanico milionario che in nome della competitività e del dio mercato equipara i lavoratori ad un qualsiasi costo aziendale e come tale va contenuto o all’occorrenza dimezzato,lasciando inalterati i ritmi produttivi con l’introduzione del sistema ergo-uas, non risorse umane da valorizzare e premiare. Tale decisione unilaterale non comporterà conseguenze per i vertici aziendali mentre per i lavoratori verranno meno le garanzie contenute nel C.C.N.L. Alla Sevel (gruppo Fiat) come previsto nell’accordo siglato il 12 settembre “i nuovi assetti contrattuali” saranno resi noti ai confaziendali firmatari il prossimo novembre. Quali saranno le possibili conseguenze? La Sevel cambierà denominazione e procederà come avvenuto nello stabilimento di Pomigliano ad un licenziamento collettivo e successive assunzioni mirate vincolate dalla firma dell’accordo/contratto? La Sevel applicherà l’accordo/contratto previsto per i futuri dipendenti di Mirafiori con eventuali modifiche e/o correzioni senza stravolgimenti societari? “Di fronte a simili scenari ed al perpetrarsi di atti unilaterali da parte aziendale in merito alle regole che dovrebbero vincolare il rapporto di lavoro non possiamo restare indifferenti” afferma l’Usb in un comunicato. A tale scopo sono state convocate 4 ore di sciopero per oggi venerdi 7 ottobre dalle 18.15 alle 22.15.

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