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Precari della scuola ancora sotto il Ministero

Da martedi i precari della scuola che rischiano di essere tagliati fuori dal nuovo concorsone inventato dal governo, stanno manifestando e dormendo in tenda sotto il Ministero della P.I. in viale Trastevere. “Monti come Tremonti, e la scuola paga i conti”, “Il precariato ci annoia, il governo ci offende” è scritto sugli striscioni. Il motivo della protesta è legato, in primo luogo alla idea del ministro Profumo, di bandire un concorso per immettere di ruolo un esiguo numero di docenti. Non sono bastate le pessime figure del MIUR coi concorsi per dirigente scolastico, ritenuti nulli in ben quattro regioni per via di pesanti irregolarità, o le domande errate ai testi di ammissione ai tirocini formativi (tfa). Adesso arriverebbe anche questo concorso che non sarebbe rivolto ai giovani ma a chi è già abilitato con concorso di stato (sia concorsi del ’99 sia le SSIS) ed è da tempo inserito nelle graduatorie di merito (GM) e in quelle ad esauriemnto (GaE).
Migliaia di docenti della scuola pubblica, esperti, qualificati, motivati, non sono di ruolo per via dei pesanti tagli all’istruzione, imposti dai precedenti Ministri, in primis la Gelmini.
Oggi, dopo anni di attesa e lavoro indispensabile nella scula pubblica si sentono definiti come vecchi, non adeguati, inqualificati ed incapaci.
E’ evidente come questo concorso serva solo per ottenere materia di scambio in vista delle prossime elezioni e per mettere in moto la macchina trita-soldi dei conorsi. Sarà un caso che i partiti di governo e i sindacati confederati sono pienamente favorevoli ai concorsi (malgrado la CGIL cerchi di camuffare questa sua posizione sostenendo di essere favorevole ai concorsi ma solo dopo che si siano “svuotate” le graduatorie).
Per questi motivi, per cercare più in generale di ottenere una inversione nella errata politica di questo governo in materia di istruzione (è evidente come questo Governo stia consolidando la linea Tremonti-Gelmini) i precari uniti contro i tagli, sperano di essere ricevuti oggi dal Ministro Profumo.

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