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Firenze. Il diritto alla salute, contro la kermesse di Renzi

Per il diritto alla salute e alla sanità pubblica
IL COORDINAMENTO TOSCANO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE
Partecipa alla manifestazione del 12 dicembre, ore 15,30 piazza San Lorenzo Firenze contro le politiche del governo Renzi
Sostiene e invita a partecipare alla manifestazione del 15 dicembre ore 14 piazza San Marco con presidio sotto il consiglio regionale contro le politiche della giunta Rossi, l’approvazione della legge 33 e il boicottaggio del referendum
L’Agenzia europea per l’ambiente ha recentemente attribuito all’Italia il record delle morti premature per inquinamento : 84.400 decessi su un totale di 491.000 a livello europeo.
A dispetto di questo e negando l’evidenza, in Italia e in Toscana si continuano a progettare grandi opere inutili e costose come inceneritori, TAV, centrali a biomasse… che aggiungono nocività di cui paghiamo le conseguenze tutti noi e le pagheranno le generazioni future
Nel contempo il diritto alla cura viene sempre di più messo in discussione dalle politiche europee e del governo italiano:  la percentuale dei cittadini che rinunciano a curasi è passata in 1 anno dal 26% al 41% (Censis), ma è ancora sulla sanità che continuano ad agire i tagli del governo:
Con la legge di stabilità attualmente in discussione il governo Renzi porta il fondo sanitario a 111 miliardi  diminuendolo di 4 miliardi rispetto a quanto stabilito poco più di un anno fa dal patto Stato Regioni e scegliendo invece di aumentare di 1 miliardo le spese militari .
In ogni nuova piattaforma contrattuale viene introdotta l’assistenza sanitaria integrativa, che va ad ingrassare il business delle assicurazioni private, spingendo ulteriormente il cittadino a rivolgersi a strutture private, che per scelte politiche e organizzative danno prestazioni sanitarie più celeri e in luoghi più vicini al proprio domicilio, deprivando ulteriormente il pubblico di importanti risorse.
La regione Toscana , attuando in modo addirittura peggiorativo,i tagli previsti dal governo, sta attuando un progressivo smantellamento della sanità pubblica: a cominciare dalla delibera 1235 del 2012, con tagli di posti letto ,piccoli ospedali,distretti sanitari ed esosi ticket, è andata avanti spostando verso il privato sociale le prestazioni specialistiche e diagnostiche, e cedendo alle case di cura private gli interventi più remunerativi (vedi ad es la chirurgia programmata),  e, mentre si è indebitata per 20 anni con i costruttori dei 4 nuovi ospedali fatti con il project financing, sta attuando una controriforma della sanità con l’accorpamento da 12 a 3 mega ASL e 2000 esuberi entro il 2016, che si aggiungono ai 2500 in meno per il blocco del turnover.
Contro questa legge (28/2015) è stato promosso un referendum che ha portato a raccogliere 55000 firme in 2 mesi  e la regione sta tentando di renderlo nullo approvando una nuova legge che abroga la precedente, ma ne riprendende e amplia tutti i contenuti.
Oltre ai cittadini che   ogni giorno sperimentano la difficoltà di accesso ai servizi, anche i lavoratori della sanità pagano le conseguenze di queste politiche : mentre il blocco delle assunzioni e delle graduatorie rende sempre più precario il lavoro in sanità dove ormai più del 20% del personale è con contratti a tempo determinato,interinali, a partita IVA o in appalto a cooperative sociali,i turni, reperibilità e orari di lavoro diventano sempre più insostenibili: anche il recepimento dal 25 novembre, delle normative europee sull’orario di lavoro,in assenza di assunzioni sta addirittura peggiorando la situazione anziché dare maggior tutele.

BASTA TAGLI ALLA SANITA’

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