Giovedì 10 dicembre 2015, dalle ore 14,30, i Giuristi Democratici terranno un presidio in toga nei pressi dell’ambasciata turca a Roma in Via Palestro/angolo Via S. Martino della Battaglia per protestare «contro la repressione dei diritti civili e umani praticata dal governo della Turchia che ha portato all’uccisione violenta del compagno e collega curdo Tahir Elçi», presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Diyarbakir.
«Il suo assassinio —afferma il presidente dell’associazione nazionale Giuristi Democratici Roberto Lamacchia— rappresenta un’offesa e un attacco a tutta l’avvocatura e un monito perché essa non disturbi l’esercizio del potere. Ma il compito dell’avvocatura è sempre stato e continuerà ad essere —prosegue l’avvocato Lamacchia— quello di garantire a cittadine cittadini il pieno rispetto della legalità e dei principi universali che sanciscono i diritti fondamentali dell’individuo.»
Per Cesare Antetomaso, portavoce dei Giuristi democratici di Roma, «è ora importante inviare un messaggio alle autorità turche, affinché comprendano che avvocati e operatori della giustizia di tutte le nazioni terranno alta la vigilanza sulle indagini dirette ad accertare le responsabilità del gravissimo omicidio di Elçi, che fin qui non hanno potuto svolgersi —prosegue l’avvocato Antetomaso— stante il perdurante clima di intimidazione con altri agguati e colpi d’arma da fuoco nei confronti di avvocati e magistrati inquirenti in questi giorni, come descritto da Amnesty International e da organi di stampa indipendenti».
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