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Egitto. Scontri , morti e feriti al Cairo

Questa notte al Cairo si sono verificati violenti scontri con sassaiole e colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia, che secondo fonti mediche, hanno causato almeno due morti tra i manifestanti che avevano nuovamente riempito con un enorme manifestazione piazza Tahrir. Fra i manifestanti gira voce che i morti potrebbero essere sette, mentre dalle forze armate sono arrivate smentite che gli scontri abbiano provocato vittime. Le forze di sicurezza della giunta militare affermano di avere sparato solo in aria per disperdere i gruppi di manifestanti che erano rimasti sulla piazza dopo l’inizio del coprifuoco. Questa mattina un autobus per il trasporto delle truppe situato davanti all’ingresso della Lega Araba stava ancora bruciando, mente un grande automezzo blocca l’ingresso alla piazza dal lato del Museo egizio, davanti al quale si sono dislocati i mezzi dell’esercito.

Secondo alcuni corrispondenti presenti nella piazza, alla manifestazione si sono aggiunti anche alcuni ufficiali in uniforme. Sette uomini, tutti ufficiali, hanno mostrato i loro distintivi militari per testimoniare che erano soldati e non dei civili travestiti da militari. Alla vigilia della manifestazione ieri, erano apparsi diversi video su Youtube, in cui persone che si presentano come ex ufficiali accusano il Consiglio supremo delle forze armate, che ha sostituito al potere Mubarak, di tradire gli ideali della rivolta popolare del 25 gennaio. I messaggi che invitavano i soldati a unirsi alla manifestazione hanno indotto l’esercito a minacciare di pene detentive i manifestanti che avessero indossato uniformi. Nel frattempo il consiglio supremo delle forze armate egiziano ha ordinato l’arresto di Ibrahim Kamal, esponente di spicco del Partito nazionale democratico dell’ex rais Hosni Mubarak, con l’accusa di avere incitato gli scontri. Il premier egiziano ad interim, Essam Sharaf, avra’ oggi un incontro convocato ”d’urgenza” con il capo delle forze armate, il maresciallo Hussein Tantawi. Lo riferisce il sito ‘Youm 7’, che cita fonti ufficiali.

Migliaia di dimostranti avevano riempito ieri piazza Tahrir in Egitto, aumentando la pressione sul consiglio militare al potere in una delle più imponenti dimostrazioni da quando Mubarak è stato cacciato. Nel primo pomeriggio, oltre 100.000 persone erano già in piazza, dove sventolavano migliaia di bandiere egiziane rosse, bianche e nere, in una scena che ricordava il culmine delle proteste contro il regime.

Le forze armate avevano beneficiato di un ampio sostegno quando avevano assunto il comando del paese l’11 febbraio scorso, ma da tempo sta montando la frustrazione della gente che si era mobilitata per giorni in tutto il paese, subendo ben 375 morti nella repressione e aspirando a cambiamenti più significativi. In molti striscioni era possibile leggere richieste di tipo economico, come il minimo salariale. “La rivoluzione continua finché la democrazia non sarà compiuta”, si leggeva in altri cartelli. La giunta militare al potere da febbraio ha indicato le elezioni parlamentari per settembre e quelle per la presidenza in ottobre o in novembre. Ma fino ad allora il potere rimarrà nelle mani dei militari.

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