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Sciopero dei lavoratori della logistica: una giornata importante per tutti

Sciopero dei lavoratori della logistica: una giornata importante per tutti.
La mobilitazione di queste ore dei lavoratori della logistica è un segnale importante di resistenza e di rilancio delle lotte sociali e sindacali.
Bene hanno fatto i sindacati di base e conflittuali, come il Sicobas e Adl ad organizzare e sostenere l’organizzazione e la capacità di lotta di quelli che vengono chiamati da sempre facchini e che in queste lotte scoprono di avere un ruolo fondamentale nel processo economico e produttivo.
Anche oggi, come Ross@, abbiamo cercato di dare il nostro piccolo contributo al presidio che si è svolto a Bologna come in tante altre città e poli logistici (Torino a Napoli, da Brescia ad Ancona). Scioperi, che come abbiamo visto in altre occasioni, mettono a nudo sia le pratiche di lotta che pratiche di repressione padronale, dai picchetti al crumiraggio
organizzato fino ai licenziamenti. In particolare a Bologna sottolineiamo il blocco dell’Interporto e il corteo verso la Yoox.
Condivisibili pienamente i punti della piattaforma dove si richiedono il pieno rispetto delle norme contrattuali, un contratto già troppo flessibile e precario a tutto vantaggio delle grandi aziende come Tnt, Bartolini, SDA, Gls ma sempre derogato in peggio dalle cooperative e nella gestione concreta dei cambi di appalti. Un articolato sistema di sfruttamento che è costitutivo di quel made in Italy che sostiene ed è sostenuto dallo stesso partito nazione del PD.
Una lotta dove si prova ad agitare una piattaforma di offensiva per il futuro dei lavoratori del settore, per l’organizzazione e i ritmi del lavoro, aumenti salariali e riduzione dell’orario settimanale, fino al riconoscimento di tutte le organizzazioni sindacali. In totale controtendenza all’arretramento complessivo della contrattazione sindacale.
Gli stessi episodi di crumiraggio ci raccontano una condizione di arretratezza che appartiene anche al resto del mondo degli sfruttati ma le contraddizioni e le difficoltà devono essere affrontate. In questa fase di grande attacco padronale a livello europeo ai diritti residui dei lavoratori, ogni vertenza specifica deve avere la capacità di parlare alla
generalità dei lavoratori e dei settori popolari. Questa in particolare ci parla di come in un settore ai confini della legalità e più in basso di altri per la ricattabilità dei lavoratori e la loro frammentazione si possano organizzare lotta e resistenza.

Ross@ Bologna 

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