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Leroy Merlin. Una multinazionale, le “cooperative” e un sindacato “strano”

La logistica è teatro da tempo di un livello molto aspro di conflitto. “Merito” di multinazionali abituate a spadroneggiare con l’appoggio dei governi nazionali e delle autorità locali, di una composizione sociale multietnica e di rapporti di lavoro assolutamente inaccettabili, di sindacati di base che trovano qui – dove non c’è una “aristocrazia operaia” attaccata ai propri piccoli vantaggi – una domanda di rappresentanza vertenziale altissima, data l’inesistenza di diritti esigibili e di condizioni semi-schiavistiche. E’ noto anche come la “competizione” tra sigle assuma a volte connotati tra l’irresponsabile (i lavoratori possono difendersi meglio se si uniscono) e il grottesco.

Ma non sembra questo il caso denunciato da Usb riguardo ai magazzini della Leroy Merlin, multinazionale francese del bricolage, che ha a Piacenza – come tante altre imprese del settore , un proprio deposito che fa da hub per tutta Italia.

Da un lato c’è una vertenza durissima (illustrata dal secondo e terzo comunicato qui allegati), dall’altra la presenza di una sigla sindacale che appare preoccupata più di “controllare” e monopolizzare la rappresentanza dei lavoratori che non di supportarne le richieste. Non è la prima volta che Usb denuncia comportamenti abnormi del SiCobas, ma è certo la prima volta che si stigmatizza il ripetersi di aggressioni e minacce fisiche contro singoli lavoratori. Oltre che un atteggiamento condiscendente nei confronti della controparte.

Le domande si affollano e ci sembra ora di cominciare a riflettere su certe “stranezze”, perché sappiamo benissimo che Usb non è solita lanciare accuse tanto per dire.

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L’inaccettabile comportamento degli aderenti al SI Cobas di Piacenza nel magazzino Leroy Merlin

Ormai da molte settimane la vita all’interno del magazzino Leroy Merlin di Piacenza si è fatta difficile. A renderla tale il comportamento di aderenti e dirigenti del SI COBAS di Piacenza, che stanno facendo di tutto per impedire che i lavoratori scelgano liberamente a quale sindacato iscriversi.

Non di una normale dialettica sindacale o di una normale rivalità di sigla si tratta, ma di aggressioni fisiche e minacce ripetute a chiunque osi iscriversi all’USB e di interventi di vero e proprio sostegno all’azienda nei confronti delle iniziative che USB mette in campo per ottenere i diritti contrattuali per i lavoratori che le Cooperative appaltanti si rifiutano di applicare.

Ci stupisce molto un tale comportamento da parte del SI Cobas di Piacenza, che evidentemente non solo non intende condividere una lotta sacrosanta per l’applicazione dei diritti dei lavoratori e per contrastare il vero e proprio esercizio di “caporalato” svolto dalle cooperative di intermediazione di manodopera nella multinazionale francese, ma si comporta in maniera violenta e immotivata quasi a voler affermare con la forza il suo diritto ad essere l’unico sindacato presente nel magazzino.

A questi comportamenti hanno fatto seguito, in più di un’occasione, licenziamenti e ritorsioni nei confronti di nostri iscritti da parte delle Cooperative.

La Confederazione USB ha presentato un particolareggiato esposto all’Ispettorato del Lavoro di Piacenza affinché siano verificate le condizioni di lavoro e la piena applicazione delle norme vigenti da parte delle Cooperative, ha inoltre incontrato il MISE e richiesto l’apertura di un tavolo di confronto con Leroy Merlin, ritenendo la multinazionale pienamente responsabile di quanto accade nel magazzino di Piacenza, per chiedere la immediata internalizzazione di tutti i lavoratori e la fine della pratica degli appalti e subappalti in essere.

USB sostiene, oggi come sempre, la lotta dei lavoratori contro lo sfruttamento e non lascerà nulla di intentato per affermare in tutti i luoghi di lavoro il diritto dei lavoratori a scegliere liberamente la propria rappresentanza sindacale.
Questa per noi è la lotta politica e sindacale.
Unione Sindacale di Base

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Leroy Merlin, USB: le rassicurazioni CEVA al prefetto di Piacenza sono insufficienti e non risolutive dei problemi denunciati

Non sono sufficientemente rassicuranti le dichiarazioni di CEVA Logistic riferite al percorso di stabilizzazione di complessivi 66 lavoratori del magazzino Leroy Merlin di C.S.Giovanni.

Infatti tra i 31 a cui nel dicembre dello scorso anno era stato stipulato il contratto di assunzione a tempo indeterminato misteriosamente scomparso nel giro di 24 ore,  sono in maggioranza le figure di coloro che hanno il rapporto di lavoro in scadenza entro la fine di questo mese.

Occorre pertanto che l’appaltatore assuma l’impegno chiaro e formale a garantire continuità occupazionale a questi lavoratori fino alla loro definitiva assunzione.

USB chiede a CEVA di sedere ad un tavolo di trattativa per affrontare i problemi legati al non rispetto delle norme all’interno del magazzino in cui presta servizi, irregolarità che sono oggetto di un esposto presentato quest’oggi all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Piacenza.

Denunciamo infatti l’eccesso di lavoratori a tempo determinato rispetto i tempi indeterminati in misura ben superiore a quanto consentito dalle normative vigenti.
Se il D.L.368/2001 prevede un limite percentuale sul totale dell’organico pari al 20%, limite che il contratto di categoria eleva al 35%, in Leroy Merlin si arriva addirittura al 100% di lavoratori a tempo determinato su quelli a tempo indeterminato (213 su 420).

Denunciamo il fatto che le cooperative subappaltatrici abbiano cambiato il codice fiscale all’improvviso senza informare i lavoratori e senza far loro sottoscrivere un nuovo contratto come si sarebbe dovuto fare.

Questo obbligo disatteso, se correlato al rischio di non corresponsione/accantonamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) desta in noi il dubbio che si tratti di una prassi finalizzata a far decadere i termini prescrittivi entro i quali i lavoratori potrebbero esigerne il pagamento.

Denunciamo il fatto che non si sappia con chiarezza se in questo giro di cambi di appalto fantasma tutti i lavoratori siano stati riassunti.

Denunciamo la verifica di differenze contributive nelle buste paga e gli inquadramenti a livelli inferiori alle mansioni realmente svolte.

Tutto questo avviene in un clima di intimidazioni personali a cui si aggiungono le sospensioni e le contestazioni per motivi disciplinari nei confronti dei nuovi iscritti e dei delegati USB.

Occorre riportare rispetto della legalità e rispetto di corrette relazioni sindacali in un contesto lavorativo in cui vigono pratiche preoccupanti di caporalato.

Se CEVA vuol essere credibile deve dar seguito alle parole e preoccuparsi di controllare la correttezza dei propri subappaltatori, in caso contrario, pur restando responsabile solidarmente dal punto di vista legale, dimostrerà di essere collusa da quello morale.
USB Lavoro Privato
USB Logistica

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USB: alla Leroy Merlin atti di violenza fisica e verbale contro i lavoratori che si iscrivono al nostro sindacato

Nella giornata odierna alcuni lavoratori che si stavano iscrivendo a USB sono stati aggrediti fisicamente e le loro deleghe stracciate da persone che non gradiscono, evidentemente, la presenza di un sindacato conflittuale che difende con coerenza i diritti e la dignità di facchini, magazzinieri e autisti del magazzino Leroy Merlin di Castel San Giovanni (PC), impegnato in queste ore a documentare una serie preoccupante di illegittimità correlate a cambi di appalto irregolari.

Irregolarità denunciate in un esposto presentato all’ITL di Piacenza stamattina.
La violenta aggressione, sia fisica che verbale è avvenuta da parte di capi reparto e loro sottoposti sotto gli occhi compiacenti dei responsabili aziendali.

Al fine di tutelare l’incolumità fisica dei propri aderenti ed affermare il diritto all’agibilità sindacale in una realtà che pare sfuggire sempre più al perimetro della legalità e della democrazia, USB ha proclamato lo sciopero immediato.

Ha diffidato il consorzio Premium Net e le cooperative che gestiscono i servizi dentro l’impianto dal tenere un atteggiamento passivo verso gli atti violenti, poiché si configura come legittimazione degli stessi.

USB denuncerà alle autorità competenti le violenze e i ripetuti atti di intimidazione e antisindacali che sono avvenuti in questi giorni nel magazzino Leroy Merlin di C.S.Giovanni.

L’USB insieme ai propri iscritti e militanti continuerà la lotta in difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori con più forza e determinazione.
#SCHIAVIMAI

USB Logistica

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