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Ilva. Usb: “con Arcelormittal distanze enormi”

Dopo 14 ore di confronto serrato con il management di Am-Investco abbiamo verificato che non vi è, allo stato, alcuna condizione per riprendere la trattativa.
Il nodo principale, sebbene non sia l’unico, resta la garanzia occupazionale per tutti i dipendenti Ilva al momento della cessione. Per quanto riguarda l’Unione Sindacale di Base l’unica possibilità di un accordo, che pare al momento allontanarsi sempre di più, è quella di garantire la piena occupazione, il mantenimento integrale dei diritti acquisiti e l’ambientalizzazione dello stabilimento di Taranto.

Il confronto potrà ripartire solo ed esclusivamente qualora la multinazionale Arcelormittal dovesse cambiare radicalmente posizione.
Sul negoziato pesano come un macigno le condizioni capestro accettate dal ministro Calenda all’atto della sottoscrizione del contratto di cessione. Verificheremo nelle prossime ore se la notte abbia portato consiglio ad  Arcelormittal.

Per USB la cessione alla multinazionale non si può fare ad ogni costo.  Noi non siamo disponibili a cedere l’acciaieria più grande d’Europa alle brame speculative di Arcelormittal.

I lavoratori e i cittadini di Taranto meritano e pretendono rispetto e giustizia.

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